La Nuova Sardegna

Nuoro

Le Cortes di Ovodda tra pane e storia

Le Cortes di Ovodda tra pane e storia

Le tradizioni in mostra nella manifestazione che esalta l’artigianato locale

17 novembre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





OVODDA. “Ungrones de bidda”, animati di vita e lavoro. Questa l'essenza della manifestazione di Cortes Apertas ad Ovodda, dove va in scena il meglio della tradizione locale. Organizzata dal Comune, in collaborazione con Pro loco e associazioni locali, la manifestazione si snoda attraverso dei percorsi tematici. Uno è quello del pane, grazie alle donne del paese, che ripercorrono la lavorazione de “su pane 'e vressa” e de sas isposas”. Vi è quella del Fiore Sardo e degli altri formaggi locali, con la lavorazione in diretta curata dall' Avis locale e dai caseifici ovoddesi.

Alla casa alloggio anziani invece la via dei dolci con la preparazione de “sas fruttinas”. C'è il percorso della storia, con la presentazione del lavoro di Raffaele Cau Bua sul paese in epoca feudale, con il ruolo delle donne e il pagamento dei tributi nel 1515, a cui presenzieranno il sindaco Cristina Sedda e lo studioso Enzo Liborio Vacca. Non manca la mostra degli abiti tradizionali, curata dal gruppo Orohole, la prima senza l'impagabile regia di Piero Mattu, su Re, autentico maestro del folk prematuramente scomparso. Ovodda è anche percorsi archeologici con i nuraghi, le domus de janas e i menhir, tradizione agropastorale con le vie della transumanza. Oggi esposizioni aperte da primo mattino. Nei principali edifici pubblici sono state allestite mostre tematiche. Non manca il teatro con le piece della compagnia Barberi, i balli in piazza con i gruppi folk e la musica fusion tradizionale con Pierpaolo Vacca, Giuseppe Muggianu e il chitarrista Fabio Calzia.(g.m.)

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative