La Nuova Sardegna

Nuoro

il festival  

“Filindeu 2.0” debutta al Babel film

“Filindeu 2.0” debutta al Babel film

Riflettori sul documentario di Antonio Sanna girato in sardo

04 dicembre 2019
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NUORO. “Filindeu 2.0”, il film di Antonio Sanna con Badora Piredda e Maria Paola Garau, prodotto dalla ArKaosfilm, debutta questo pomeriggio a Cagliari, alle 17, al Babel Film Festival, giunto quest’anno alla settima edizione. Nelle intenzioni del regista nuorese, il documentario vuole raccontare la contemporaneità della protagonista, Badora Piredda, che viene chiamata a cucinare il filindeu, il piatto principe della festa campestre di Santu Frantziscu, secondo un metodo imparato da ragazzina. A 86 anni, tzia Badora vive ancorata alle sue tradizioni, ma non disdegna l’utilizzo dei più moderni mezzi di comunicazione, compresi i social-network, per dialogare col mondo.

Il film è anche una riflessione sull’essere e sentirsi sardi. E sull’uso della lingua sarda, osteggiata e sbeffeggiata negli anni passati da parte della cultura dominante italiana. Lingua sarda, che nonostante tutto questo resta ancora oggi assai viva. È di pochi giorni la discussione della tesi di laurea in Limba sarda nugoresa da parte di Maria Annunziata Giannotti, non per caso figlia di Badora Piredda. Girato in limba nugoresa, “Filindeu 2.0” è stato presentato in prima nazionale il 25 ottobre scorso a Matera, ottenendo un buon successo di pubblico. Questo pomeriggio l’atteso confronto con documentari e film di finzione provenienti da tutto il mondo. Obiettivo del Babel Film Festival, è quello di dare valore e riconoscimento a quei popoli che, spesso costretti a vivere all’interno di Stati ottusi e prevaricatori, costituiscono minoranze senza diritti. Compreso quello di usare la propria lingua materna.



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