La Nuova Sardegna

Nuoro

Tasse rifiuti, proteste al Turismar

Arbatax, Ammendola contro l’amministrazione: «Le tariffe sono troppo alte»

07 dicembre 2019
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ARBATAX. Proteste dal Marina Turismar di contro l’amministrazione comunale tortoliese per le alte tariffe, stabilite dalla società concessionaria, per la raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico nel porto. Dal porto turistico Turismar si dicono pronti a non aprire i battenti per la stagione 2020, a partire già da febbraio-marzo, trasferendo i natanti stanziali di vacanzieri stranieri nel porto turistico di Porto Corallo, a Villaputzu, nel Sarrabus – che la stessa Turismar ha preso di recente in gestione – considerate le alte tariffe previste. «Contestiamo con forza – fa rilevare il direttore Turismar, Franco Ammendola – le tariffe della ditta concessionaria del servizio, la Cosir srl, riportate in allegato all’ordinanza del Circomare, che comunica l’avvenuto inizio del servizio, da parte della stessa, il 18 novembre. L’amministrazione comunale non ha niente da dire rispetto a quanto costerà ai proprietari di natanti e ai diportisti in transito, questo servizio di raccolta e gestione dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico nel porto? Sarebbe giusto intervenisse». Il direttore del porto turistico, è imbufalito. «Ogni giorno – spiega – da quando la società appaltatrice ha iniziato il servizio, dal 18 novembre, riceviamo fortissime proteste da diportisti che hanno i loro natanti, per tutto l’anno qui a noi. Ma anche da quanti vi si ormeggiano solo per dei periodi. Se prima, pagavamo noi per tutti, leggendo le tabelle i natanti di meno di 10 metri di lunghezza (soprattutto gommoni), per 24 mesi devono pagare 130 euro (quasi quanto paga un’abitazione di 50 metri quadri in un anno), la metà per 6 mesi, e 5 euro per il transito giornaliero. Le unità da diporto di oltre 10 metri e fino a 23,99 dovranno pagare 250 euro l’anno, la metà per 6 mesi e 7 per il transito giornaliero. Quelle dai 24 e a salire 600 euro per 12 mesi, 300 per mezzo anno e 20 euro per il transito giornaliero». Per il porto turistico ogliastrino «con queste tariffe i diportisti non potranno che scappare». Franco Ammendola conclude: «Stiamo seriamente pensando di non aprire per la stagione 2020 e di trasferire le barche di clienti stranieri a Porto Corallo ( Villaputzu)». (l.cu.)

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