La Nuova Sardegna

Nuoro

Convitto per studenti, affidato l’appalto

di Luca Urgu
Convitto per studenti, affidato l’appalto

Passo in avanti per la realizzazione di una struttura per i pendolari degli istituti superiori: nel capoluogo sono il 60%

11 dicembre 2019
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NUORO. Non risolverà tutti i problemi, ma almeno va nella direzione giusta, quella capace assieme ad altri interventi di invertire il trend sempre più patologico in questo territorio della dispersione scolastica. Il percorso per la creazione di un Convitto per gli studenti pendolari nell’ex Provveditorato di via Veneto trova in queste settimane nuovi impulsi che fanno ben sperare. L’impresa che realizzerà i lavori e si impegnerà a consegnarli in 18 mesi c’è già. È la Cesi srl di Selargius a cui lo stabile verrà consegnato entro l’anno. Noti ora anche i nomi dei direttori dei lavori e responsabili della sicurezza (gli ingegneri Marcello Lai, Fabio Pili, Marcello Calia, Christian Farci e dell’agronomo Donatello Sioni) che hanno manifestato l’interesse al bando. Abbastanza dunque per partire, restituire decoro a quell’edificio e dargli una mission precisa individuata ormai diversi mesi fa all’interno del Piano di rilancio del Nuorese. Il valore dell’appalto aggiudicato dall’impresa del sud dell’Isola è – dopo il ribasso – di circa 1 milione e 400mila euro, ma il valore dell’opera che si spera venga davvero realizzata in tempi ragionevoli e senza intoppi, è decisamente molto più grande. I dati sulla dispersione scolastica assegnano una maglia nera poco onorevole al Nuorese che con il 42,7% degli abbandoni, ha il tasso più alto in Italia. In pratica tantissimi iniziano la corsa verso il diploma ma non la concludono mai con conseguenze devastanti per possibilità di riscatto occupazionale, economico e sociale sempre più in salita. Il progetto decisamente innovativo è l’unico nell’Isola perché va a creare un servizio davvero utile ai tanti studenti pendolari che approdano a Nuoro quotidianamente nei vari Istituti, decisamente penalizzati dai disagi del viaggio (alcuni paesi distano anche 60 – 70 chilometri) e con un’attenzione e una qualità nel rendimento scolastico decisamente peggiore dai loro compagni che frequentano la scuola a una manciata di minuti da casa. «È una risposta che dobbiamo dare a una città dove oggi c’è un forte pendolarismo che oggettivamente penalizza i ragazzi che viaggiano da località distanti da Nuoro», ha detto il commissario straordinario della Provincia Costantino Tidu. «Le scuole superiori danno un’offerta formativa ampia e di grande qualità. Realizzare un convitto per studenti di secondo grado credo sia un passo importante a cui spero ne seguiranno altri. Ora, ci auspichiamo che decolli presto anche il discorso per il Campus universitario». Il convitto di via Veneto – secondo una logica di tipo alberghiero – prevede la creazione di stanze per gli studenti fuori sede capaci di ospitare fino a 60 ragazzi. Ma l’investimento individua anche spazi comuni dove i giovani possano studiare, socializzare, comunicare, o locali legati al tempo libero personale e a quello collettivo. L’intervento mira a dotare di servizi innovativi quella fascia particolarmente delicata di giovani che frequentano gli istituti superiori nel capoluogo dandogli una casa e un punto di riferimento se non per evitare almeno per lenire i tanti disagi del pendolarismo. Anche perché, almeno rispetto al passato, l’offerta formativa delle scuole superiore si è fatta più ampia e impegnativa anche nelle ore pomeridiane. Un fenomeno, quello del pendolarismo, che incide notevolmente anche sulla situazione economica delle famiglie e sul disagio studentesco con ripercussioni sugli indici dell’abbandono scolastico. Su una popolazione studentesca complessiva di 4560 iscritti di Nuoro una percentuale superiore al 60 è composta da pendolari. La maggior parte arriva dai comuni della provincia di Nuoro, compresi i lembi più estremi – Desulo e Aritzo – ma ci sono iscritti anche della parte sud della provincia di Sassari, ovvero dal Goceano e dell’alto Oristanese.

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