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Tentata estorsione a Orosei: «Mai avuto alcuna minaccia»

NUORO. Per l’accusa Salvatore Sotgiu, Mario Dessena e Salvatore Farris, tutti di Orosei avrebbero cercato di estorcere del denaro nel maggio del 2017 a due cugini loro compaesani che accusavano di...

20 dicembre 2019
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NUORO. Per l’accusa Salvatore Sotgiu, Mario Dessena e Salvatore Farris, tutti di Orosei avrebbero cercato di estorcere del denaro nel maggio del 2017 a due cugini loro compaesani che accusavano di aver rubato del denaro ad una ragazza straniera. La donna lavorava in un noto locale del centro costiero di proprietà di Sotgiu. Per questo i tre sono finiti sotto processo per tentata estorsione in concorso tra loro, anche perché le indagini avevano appurato che nel corso della rapina alla donna erano stati portati via 200 euro e non 3 mila che venivano richiesti per porre fine in maniera bonaria alla situazione. Un’accusa tutta da dimostrare e già ieri in parte ridimensionata dal genitore di uno dei due ragazzi, Paolo Patteri, che ha deposto in aula come testimone davanti ai giudici del collegio. Per l’uomo che si è sottoposto alle domande del pm Ireno Satta e dei difensori dei tre imputati (Francesco Pala e Giuseppe Floris) non ci sarebbero state minacce da parte degli imputati si sarebbero soltanto adoperati a recuperare la somma sottratta alla donna evitando una denuncia fastidiosa. «Mario Dessena mi telefonò per dirmi che Salvatore Sotgiu aveva bisogno di parlarmi. Lo vidi nel suo albergo di famiglia una prima volta, dove mi disse che mi figlio è mio nipote si erano introdotti nel locale e si avevano rubato del denaro. Poi mi chiedeva una cifra di circa 3mila euro per risolvere la questione evitando i fastidi della denuncia. Io ne parlai con mio figlio e mio nipote che dissero di non aver fatto nulla», ha concluso il teste ribadendo comunque di non aver mai subito minacce né pressioni psicologiche da parte degli imputati. (l.u.)

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