La Nuova Sardegna

Nuoro

Differenziata oltre l’80 per cento

Differenziata oltre l’80 per cento

A un anno dal debutto della società è-comune srl bilancio dell’assessora Piras e dell’amministratore

03 gennaio 2020
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NUORO. Nelle ultime settimane in città sono comparsi manifesti che sollecitavano i cittadini a migliorare lo smaltimento dei rifiuti urbani e contribuire al raggiungimento dell’81 per cento della raccolta differenziata entro il 31 dicembre dell’anno appena trascorso. Un appello lanciato anche attraverso il web con lo slogan “L’obiettivo è-comune: + riciclo – spese”. Un obiettivo ambizioso, visto che proprio durante le feste di fine anno, tra regali, pranzi e cenoni natalizi, la tendenza generale è liberarsi dei rifiuti facendo poca attenzione a una corretta differenziazione.

È andata bene, invece. «Ringrazio tutti i nostri cittadini che con il loro virtuosismo e la loro attenzione nelle politiche d’acquisto hanno fatto sì che l’obiettivo fissato dell’81 per cento venisse raggiunto», dice con evidentemente soddisfazione Rachele Piras, assessora comunale all’Igiene Urbana. Il dato è confermato dall’amministratore di è-comune srl, Francesco Serra. «Negli ultimi dieci giorni dell’anno si registra una media dell’81 per cento – dice – a fronte di un dato annuale complessivo poco al di sotto del 75». Un risultato positivo per una società che ha appena un anno di vita: il primo gennaio del 2019 infatti debuttava la società interamente comunale in sostituzione di quella pubblico-privata che per anni aveva gestito il servizio di raccolta a Nuoro. Positivo anche perché, come sottolinea Serra, si era partiti dal 70 per cento, anzi da un dato appena superiore: pochi centesimi che hanno consentito al Comune di Nuoro di accedere a una fascia di premialità regionale superiore e risparmiare così una somma attorno ai 170mila euro. Il meccanismo della premialità consente infatti un abbattimento dei costi di smaltimento dell’indifferenziato che oltre il 70% è del 25%. «Il dato degli ultimi giorni ci fa ben sperare – dice Serra – perché il nostro obiettivo è mantenerci al di sopra dell’80% per tutto il 2020, e così accedere, a fine anno, a un’ulteriore premialità, tale da comportare una riduzione del 50% del costo di conferimento dell’indifferenziabile, il cosiddetto secco».

Risparmi per le casse pubbliche, dunque, e almeno in linea teorica per i cittadini (cioè una Tari, se non ridotta, quantomeno stabile). Uno degli altri obiettivi della società infatti è la lotta all’evasione del tributo e dunque di contrasto allo smaltimento spesso abusivo e illegale dei rifiuti. Lo si farà con una sorta di censimento degli utenti che partirà a breve e con controlli incrociati del Comune. Anche perché pagare tutti vuol dire pagare un po’ meno (il meccanismo della Tari è proprio questo). Tornando alla differenziata, al momento le maggiori criticità – osserva Serra – sono le utenze condominiali e quelle non domestiche (esercizi commerciali), spesso poco attente a ripartire i rifiuti tra riciclabili e non. Nel 2020, aggiunge Piras, andrà meglio con le grandi utenze (questura, carcere, esercito) con le quali si stanno attivando specifiche convenzioni, mentre anche all’ospedale San Francesco finalmente si è cominciato a differenziare con risultati incoraggianti. Ancora l’assessora Rachele Piras: «Va mantenuta sempre alta l’attenzione soprattutto su alcune criticità legate all’abbandono incondizionato del rifiuto con un corpo di guardie ecozoofile di controllo del territorio su cui stiamo lavorando. Tra gli obiettivi del 2020 segnalo l’apertura del nuovo ecocentro all’ex mattatoio a Prato sardo utile per le utenze non domestiche e in città dell’ecosportello e del centro del riuso». (p.me.)

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