La Nuova Sardegna

Nuoro

Servizio prelievi sospeso Lapia: «È inaccettabile»

di Sergio Secci
Servizio prelievi sospeso Lapia: «È inaccettabile»

Lodè, da un mese i pazienti non allettati si rifiutano di andare a Siniscola «Eventuali conseguenze ricadranno su chi ne ha determinato l’interruzione»

08 gennaio 2020
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LODÈ. Dallo scorso mese di dicembre, la Assl ha sospeso per mancanza di personale il servizio prelievi per i pazienti non allettati residenti nel comune di Lodè. A farne le spese una decina di persone con tanti anziani, che necessitano di sottoporsi settimanalmente ad importanti indagini cliniche (Pt e indicatori di coagulazione) e che sono quindi costretti a dover raggiungere il poliambulatorio di Siniscola. Alcuni di loro, impossibilitati a spostarsi con i mezzi pubblici che fanno il giro largo da Luddue-Torpè a causa della frana che ha chiuso la via più breve per Siniscola, hanno preferito rinunciare ai controlli di routine.

A sollevare il problema prima di Natale era stato l’ex sindaco e farmacista del paese Graziano Spanu che aveva chiesto all’azienda sanitaria di ripristinare un servizio di primaria importanza per il piccolo centro. Ieri per cercare di risolvere la questione, si è mossa anche la parlamentare pentastellata Mara Lapia che ha nuovamente sollecitato la direttrice Grazia Cattina e il responsabile del distretto di Siniscola Pasqualino Manca a risolvere la questione. Ha anche inviato una nota di protesta all’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu per informarlo dei gravi rischi per la salute dei pazienti di Lodè. Ad oggi, infatti, non sono state messe in campo soluzioni alternative. «È inaccettabile – sottolinea la parlamentare – e non comprendo le reali ragioni che abbiano portato alla sospensione del servizio che viene, comunque, garantito ai pazienti allettati; con un esiguo impegno di tempo aggiuntivo si sarebbero potuti fare i controlli anche agli altri pazienti». La parlamentare, membro della commissione Affari sociali e Sanità della Camera dei Deputati, aveva da tempo sollecitato il direttore del distretto e la dirigente dell’Assl di Nuoro. «Sono esami di vitale importanza – spiega Mara Lapia – e molti dei pazienti di Lodè hanno già rinunciato a sottoporsi alle indagini per l’impossibilità di trasferimento a Siniscola con mezzi propri. È bene che si sappia che eventuali conseguenze – precisa la parlamentare – ricadranno nelle dirette responsabilità di chi ha determinato la sospensione del servizio. La gestione delle piccole strutture in questa regione è talmente al collasso che persino la soluzione di un problema riguardante una piccola comunità, diviene una vera e propria emergenza». Il problema legato ai mancati prelievi, va ad aggiungersi a quelli dell’isolamento del paese a causa dell’interruzione (sono in corso i lavori per aprire almeno una corsia di marcia ndr) della strada provinciale che porta a Siniscola. Una situazione paradossale, che la parlamentare è pronta a portare negli uffici del Ministro della Salute qualora non dovesse risolversi in tempi brevi.

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