La Nuova Sardegna

Nuoro

Il caso sanità sul tavolo della Regione

di Alessandro Farina
Il caso sanità sul tavolo della Regione

Bosa, mercoledì un incontro tra gli amministratori della Planargia e l’assessorato

14 gennaio 2020
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BOSA. I temi legati alle problematiche sanitarie tengono ancora banco a Bosa e in Planargia. Mercoledì prossimo si terrà a Cagliari, anticipa il consigliere regionale Alfonso Marras e annuncia il sindaco Piero Franco Casula, l’atteso tavolo tecnico che vedrà confrontarsi amministratori del territorio, Ats e l’assessore regionale Mario Nieddu, sulle problematiche sollevate a più riprese da mesi. Sintetizzate in un documento che, dopo il passaggio in aula consiliare nella riunione straordinaria del 23 dicembre, la Commissione comunale alla sanità (previa discussione su modifiche e integrazioni) ha approvato all'unanimità e chiuso con precise richieste. L’assenza della figura del fisiatra, il servizio di logopedia per adulti da assicurare in maniera duratura, le questioni aperte nei Servizi territoriali. Mentre all'ospedale Mastino a preoccupare è la carenza di figure che possano permettere a Pronto Soccorso, reparti di Medicina e Chirurgia, servizio radiologia e laboratorio analisi, di lavorare senza dover fare i conti con la spada di Damocle di una paventata chiusura di servizi o addirittura reparti, alcune delle incognite sul tappeto.

Mentre sulla problematica del pediatra di libera scelta, giovedì il presidente della Commissione regionale sanità Domenico Gallus, sollecitato dalla capogruppo di Per Bosa Rosalia Acca, annunciava che il direttore dell’Ats Steri aveva firmato la determina che riconosce Bosa come sede vacante. Premessa indispensabile perché la Assl di Oristano possa procedere ad un bando che assegni la sede in via definitiva, risolvendo le difficoltà vissute da tempo a Bosa. Gallus, in una intervista a Radio Planargia, si è soffermato anche sulle problematiche delle strutture ospedaliere non solo dell'oristanese. «Bosa e Ghilarza sono presidi che dal punto di vista legislativo vengono preservati. Il compito della politica ora è di riempire quel quadro normativo con dei contenuti». Con risposte non facili, sembra di capire, alla luce della carenza generale di specialisti e medici ospedalieri.

«Stiamo lavorando per trovare soluzioni», assicura Gallus, che si sofferma sulla questione della carenza di organico nei Pronto Soccorso. «Sta per terminare il primo dei due corsi per formare medici per la emergenza urgenza. Presto avremo a disposizione 60 figure, 42 delle quali da destinare alle postazioni 118 in Sardegna. Dobbiamo far sì, però, che gli altri 18 medici possano essere impiegati nei Pronto Soccorso, là dove dove c'è carenza di organico». Domenico Gallus rinnova poi l’idea che in provincia di Oristano le tre strutture presenti lavori in sincrono.

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