La Nuova Sardegna

Nuoro

Comunali, oggi tavolo del centrosinistra

di Francesco Pirisi
Comunali, oggi tavolo del centrosinistra

L’incontro nella sede del Pd, Manca sfida Bidoni (Progetto 20.25) sulle primarie. Attesa per le scelte del sindaco Soddu

15 gennaio 2020
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NUORO. Il tavolo del centro-sinistra torna a riunirsi questa sera nella sede del Pd, in viale Trieste. Riunione preparatoria per le comunali di primavera nel capoluogo. A fianco dei Dem, è annunciato il gruppo politico del sindaco, Andrea Soddu, insieme a Italia in Comune, partito anch’esso parte dell’attuale governo civico. Gli altri invitati sono Italia Viva, Articolo 21 Mdp, Centro Democratico, i Socialisti, i Verdi, e il gruppo Fare Comunità, il cui leader Francesco Manca, continua a rimanere anche uno dei dirigenti del Pd. Incontro con alcuni punti specifici e pregiudiziali. Il primo riguarda la ricandidatura di Soddu. La scelta dipende in una parte importante dalla stessa decisione del primo cittadino se prepararsi per il secondo mandato, oppure ritenere chiusa l’esperienza amministrativa. Nel primo caso c’è tuttavia ancora una duplice possibilità, quella di aderire alla proposta di Pd e soci, oppure come cinque anni fa mettersi alla testa di una coalizione civica, alla quale poi potrebbero aderire in corsa altri gruppi e partiti.

Tra la prima e la seconda soluzione in capo ad Andrea Soddu come elemento discriminante la celebrazione delle primarie, che il Pd ha messo tra le premesse, ma che il sindaco non tiene in considerazione. Il tavolo odierno potrebbe dare risposte anche su questo aspetto. Anche se è verosimile la possibilità che sia ancora un incontro interlocutorio, sempre in attesa di Soddu: «La mia decisione arriverà in tempi brevi».

Le primarie per la verità non sono argomento che tocca unicamente i rapporti tra il centro-sinistra a guida Pd e il gruppo politico oggi al governo del municipio. Due giorni fa il valore universale dello strumento di scelta del candidato a sindaco è stato criticato da Lisetta Bidoni, capolista del raggruppamento Progetto Nuoro 20.25, degli ex assessori Leonardo Moro e Tore Daga, già in corsa per il voto nel Comune. «Il nostro obiettivo – ha detto – è di confrontarci con la città e le sue varie componenti, non certo le primarie del cui valore democratico, nell’attuale contesto nuorese, dubitiamo fortemente». Talmente netta da tirarsi dietro l’intera struttura concettuale costruita sull’oggetto da Francesco Manca, che al voto preventivo per il sindaco “in pectore” si è proposto sin dall’estate, in anticipo sulle scelte del suo stesso partito. A Bidoni dice: «Dubitare del “valore democratico delle primarie” vuol dire contraddire alla radice i valori fondanti di partecipazione e dialogo che si pretende di rappresentare. Ecco perché a Bidoni dico che non basta dichiararsi democratici per esserlo». La questione primarie dà il motivo a Manca per allargare la discussione col gruppo Progetto Nuoro 20.25: «Questa posizione si spiega solo in due modi: o Bidoni, gli ex assessori e consiglieri che l'appoggiano non hanno un programma su cui confrontarsi, o semplicemente non sono interessati al dialogo con i cittadini e il popolo del centrosinistra». Non viene evitata dal fondatore di Fare Comunità neppure la provocazione («Bidoni ha forse paura di perdere le primarie?»), prima di cambiare registro e tentare un nuovo approccio: «Uniamo il fronte progressista, non dividiamoci». La divisione è infatti lo spauracchio che aleggia sull’area politica progressista, dove non in pochi temono che il proliferare di posizioni e liste alla fine faccia il gioco degli avversari, dove ci si inizia a organizzare, dopo l’appello dei due esponenti di centro-destra, Basilio Brodu e Peppe Montesu. A dividere Pd e soci dalla lista Moro-Daga più che le primarie ci sono le divergenze sui compagni da fare salire sul carro elettorale, tra i cui viaggiatori gli ultimi non prevedono la presenza del sindaco Soddu e del suo gruppo politico.

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