Corsi fantasma, il Pm: condannate Tora Podda
di Luca Urgu
Formazione a Orgosolo, l’accusa chiede un anno e nove mesi per la vicesindaca «Assoluzione per la ragioniera Corda e quindici mesi per l’imprenditore Pani»
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NUORO. Dopo una requisitoria di circa un’ora il pm Andrea Ghironi ha concluso – non senza sorprese - con due richieste di condanna e una di assoluzione. La pubblica accusa ha sollecitato ai giudici del collegio la pena di un anno e 9 mesi per la vice sindaca di Orgosolo Tora Podda e di un anno e 3 mesi per l’imprenditore di Macomer Pierpaolo Pani. È stato sempre lo stesso pubblico ministero a chiedere alla conclusione della sua discussione l’assoluzione per il terzo imputato, la ragioniera del Comune di Orgosolo Angela Corda. I tre imputati sono accusati a vario titolo di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso in atto pubblico, mentre è caduta l’accusa di abuso d’ufficio. Secondo l'accusa gli imputati avrebbero organizzato nel 2012 alcuni corsi di formazione, all’interno di un progetto promosso dal Consorzio Cuncordia, fuori dai tempi previsti per ricevere i finanziamenti, 30mila euro. Per rientrare nei tempi fissati dalle norme, avrebbero falsamente riportato in alcuni elenchi una data non corrispondente a quella reale.
Gli investigatori, attraverso testimonianze e verifiche documentali, avevano scoperto che il primo corso non era mai stato svolto, mentre il secondo era stato organizzato dalla ditta di Macomer solo nel novembre 2012. Nei tratti più salienti della sua requisitoria il pm Andrea Ghironi ha ricordato che nessuno dei partecipanti ha mai dichiarato di aver partecipato a un corso a settembre, chi ricordava la data ha parlato di novembre. Il magistrato non ha mancato di sottolineare la reticenza di molti testi sentiti in fase di indagine e in udienza. «Non si è provato chi avrebbe tenuto il corso di settembre, nessuno lo ricordava e nessuna fattura è stata esibita da Pani per il pagamento di questo corso», ha ribadito il pm che ha rimarcato un’ulteriore anomalia: «La ditta Pani ha presentato una fattura per servizi mai erogati».
Tora Podda è difesa dagli avvocati Giovanna Angius e Andrea Gaddari, Angela Corda dall’avvocato Tullio Moni, e Pierpaolo Pani dagli avvocati Marcello Mereu e Basilio Brodu. Tutti avranno la possibilità di perorare la causa dei loro assistiti nella prossima udienza fissata dal giudice per il 27 gennaio quando sono in programma le arringhe dei legali. Poi il collegio (presidente Giorgio Cannas, a latere Rosetti e Ferrando) si chiuderà in camera di consiglio per la sentenza.
Gli investigatori, attraverso testimonianze e verifiche documentali, avevano scoperto che il primo corso non era mai stato svolto, mentre il secondo era stato organizzato dalla ditta di Macomer solo nel novembre 2012. Nei tratti più salienti della sua requisitoria il pm Andrea Ghironi ha ricordato che nessuno dei partecipanti ha mai dichiarato di aver partecipato a un corso a settembre, chi ricordava la data ha parlato di novembre. Il magistrato non ha mancato di sottolineare la reticenza di molti testi sentiti in fase di indagine e in udienza. «Non si è provato chi avrebbe tenuto il corso di settembre, nessuno lo ricordava e nessuna fattura è stata esibita da Pani per il pagamento di questo corso», ha ribadito il pm che ha rimarcato un’ulteriore anomalia: «La ditta Pani ha presentato una fattura per servizi mai erogati».
Tora Podda è difesa dagli avvocati Giovanna Angius e Andrea Gaddari, Angela Corda dall’avvocato Tullio Moni, e Pierpaolo Pani dagli avvocati Marcello Mereu e Basilio Brodu. Tutti avranno la possibilità di perorare la causa dei loro assistiti nella prossima udienza fissata dal giudice per il 27 gennaio quando sono in programma le arringhe dei legali. Poi il collegio (presidente Giorgio Cannas, a latere Rosetti e Ferrando) si chiuderà in camera di consiglio per la sentenza.