La Nuova Sardegna

TORTOLÌ. Con una nota inviata ieri al sindaco Cannas, alla segretaria comunale, al prefetto e ai consiglieri di opposizione, l’assessorato regionale agli Enti locali intima di convocare, come richiesto dall’opposizione, il consiglio comunale entro 20 giorni. «In difetto del quale – si legge nella nota – il consiglio comunale sarà convocato da questo assessorato attraverso l’esercizio dei poteri sostitutivi». Dall’esecutivo locale fanno sapere che avevano avuto altri “indirizzi” rispetto al tema, ma che ora si riuniranno con gli uffici e valuteranno in maniera approfondita «Oggi – dice la consigliera di minoranza Severina Mascia – ho ricevuto la nota dell'assessorato agli Enti locali che ordina la convocazione del consiglio entro 20 giorni senza sindacare l’oggetto delle richieste. Come opposizione abbiamo provveduto a protocollare una serie di richieste di convocazione di consiglio con vari punti all’ordine del giorno fra le quali, il 12 luglio 2019, quella sull’elezione del presidente e del vice-presidente del consiglio, come previsto dallo Statuto comunale». Mascia spiega che il sindaco, con nota pec, il 30 luglio «ha sindacato l’oggetto della nostra richiesta di convocazione del consiglio per tale elezione, adottando una decisione che deve essere, invece, frutto di una precisa scelta dell’organo consiliare, avocando a sé, quindi, un potere che non gli compete».

Ricorda che l’articolo 39, comma 2, del Tuel, prescrive che il presidente del consiglio è tenuto a riunirlo, non oltre i 20 giorni, «quando lo richiedano un quinto dei consiglieri, o lo stesso primo cittadino, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste».

Per Severina Mascia, la disposizione configura un obbligo di procedere alla convocazione «entro i termini di legge, senza sindacare l'oggetto della richiesta; il 18 novembre, dopo oltre 4 mesi, viste le mancate convocazioni richieste abbiamo interessato re della questione il prefetto e l’assessorato». (l.cu.)