La Nuova Sardegna

Nuoro

Lanusei, emodinamica in stand by: primi malori fra i pazienti in sciopero dei farmaci

Giusy Ferreli
Lanusei, emodinamica in stand by: primi malori fra i pazienti in sciopero dei farmaci

Prosegue in ospedale la protesta cui si sono aggiunti altri cardiopatici. Lapia: «Situazione vergognosa»

18 gennaio 2020
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LANUSEI. Il primo malore lo ha colto tre giorni fa mentre, imperterrito, presidiava il reparto di Cardiologia. Ieri è riuscito a malapena a salire la scale. Francesco Doneddu, presidente dell’associazione “Amici del cuore”, da più di una settimana, alla veneranda età di 77 anni, prosegue lo sciopero della fame e dei farmaci salvavita contro la mancata apertura dell’Emodinamica dell’ospedale di Lanusei. E non ha alcuna intenzione di desistere. A nulla sono servite le esortazioni del sindaco Davide Burchi e del suo vice Salvatore Zito che ieri mattina hanno raggiunto il reparto del Nostra signora della Mercede per assicurasi delle sue condizioni di salute e di quelle dei suoi compagni di lotta. A Lanusei la protesta sta assumendo toni epici: ai cardiopatici dell’associazione ogliastrina che già scioperano, ieri, si è aggiunta un’altra decina di manifestanti e a breve ne arriveranno altri. La notizia trapelata da Cagliari sull’iter per l’accreditamento della sala – pratica che non è neanche passata al vaglio del Nucleo di valutazione dell’assessorato ma è ancora in alto mare in barba a quanto più volte dichiarato da rappresentanti di Ats e Regione – ha esacerbato ancor di più gli animi di pazienti e amministratori. I primi ormai decisi ad andare avanti nonostante i rischi per la salute, i secondi pronti a chiamare a raccolta l’intero territorio. «Siamo preoccupati per la salute dei manifestanti, temiamo in particolare che lo sciopero prolungato possa rivelarsi pericoloso per Doneddu che ha detto di non voler arretrare di un passo» dicono Burchi e Zito che nel pomeriggio si sono riuniti con gli altri amministratori per decidere cosa fare nei confronti della Regione. Che dal canto suo si è chiusa nel silenzio. Un tanto prolungato da indurre la deputata dei Mara Lapia a prendersela con il presidente della giunta regionale Cristian Solinas. «Si vergogni presidente Solinas – ha detto la parlamentare pentastellata –. In Sardegna in questo momento ci sono cittadini che rischiano la vita e a cui è stato tolto il diritto alla salute, nella più completa indifferenza della Regione e della sua amministrazione» ha continuato Lapia riferendosi alla situazione “vergognosa” dei cardiopatici ogliastrini. «Situazione ancora più grave se pensiamo che, nonostante abbia denunciato in aula questa situazione, né l'assessore alla Sanità, né il presidente si sono degnati di recarsi sul posto per accertarsi di quanto accade e di rispondere alla comunità».

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