La Nuova Sardegna

Nuoro

La sala in attesa del via libera da 9 anni

di Giusy Ferreli

LANUSEI. Sono da poco passate le 13.30 e nel corridoio di Cardiologia dell'ospedale di Lanusei che da una decina di giorni ospita lo sciopero della fame e dei farmaci salvavita dei cardiopatici...

18 gennaio 2020
3 MINUTI DI LETTURA





LANUSEI. Sono da poco passate le 13.30 e nel corridoio di Cardiologia dell'ospedale di Lanusei che da una decina di giorni ospita lo sciopero della fame e dei farmaci salvavita dei cardiopatici ogliastrini contro la mancata apertura di Emodinamica, Francesco Doneddu si accascia sulla panca. Il presidente dell’associazione “Amici del cuore” si sente male proprio mentre la deputata pentastellato, Mara Lapia, esprime solidarietà ai malati di cuore. Sono attimi di paura per chi assiste alla scena: Doneddu, provato da 9 giorni di digiuno e dalla mancanza dei medicinali, viene portato via dal primario Carlo Balloi per una visita. Tornerà di lì a poco su una sedie a rotelle con l’intento di proseguire la protesta. Nel frattempo la parlamentare, componente della commissione Sanità che ha già portato in aula il caso ogliastrino sferra l’attacco contro i vertici regionali. «Io cerco di fare il possibile. Ho già scritto al ministro e a breve interesserò della vicenda ance i funzionari del Ministero ma non posso sostituirmi alla Regione. Qui oggi ci sarebbero dovuti essere il presidente Cristian Solinas e l’assessore alla Sanità Mario Nieddu» dice Lapia che chiede a Doneddu di desistere. Esortazione che, per interposta persona, arriva anche da Nieddu assieme alle rassicurazioni di rito. «In mattinata – riferisce il sindaco Davide Burchi alla platea sempre più nutrita di scioperanti – ho parlato al telefono con l’assessore che mi ha assicurato che l’iter per l’accreditamento sta andando avanti e vi ha esortato ad interrompere lo sciopero». Suggerimento che i manifestanti rispediscono al mittente. Doneddu che passato il malore riprende il suo posto nel corridoio tra la preoccupazione del direttore Assl Andrea Marras. La protesta si allarga e non coinvolge più soltanto i cardiopatici: Giorgina Secci, presidente dell’associazione di pubblica assistenza di Urzulei e pasionaria del comitato “Giù le mani dall’Ogliastra”, nel pomeriggio si unisce ai malati di cuore e inizia lo sciopero della fame. Un attacco durissimo arriva infine dal consigliere regionale Salvatore Corrias, che sta seguendo costantemente l’iter di accreditamento della sala, attacca la Giunta, rea di disattendere le aspettative dei malati.

«Per l’ennesima volta – tuona Corrias – il nostro territorio viene declassato, privato di servizi essenziali, schiacciato sotto il peso di logiche che esulano dal perseguimento del bene comune». Le sensazione che ci si trovi di fronte ad un raggiro è forte.

«Ancora l'Emodinamica del Nostra signora della Mercede è inattivo. Ho interloquito più volte sia con l’assessore sia con i responsabili dell’assessorato ho ricevuto rassicurazioni e ascoltato parole che manifestavano le più rosee intenzioni: ci avevano garantito che la firma, l’ultima, sarebbe arrivata in questi giorni, subito dopo la riunione del comitato tecnico di valutazione. Abbiamo appreso che la tanto agognata disposizione finale non è stata ancora definita e che, quindi, l’attivazione della sala è, al momento, ancora un miraggio» incalza Corrias che si dice dispiaciuto per aver preso coscienza di essere stato illuso e per sentirsi impotenti di fronte alle continue rimostranze dei malati. «Non ci sono parole che possano confortarli. Non ci sono certezze – conclude – che possiamo dare, di fronte alla sorde orecchie di chi ci governa senza ascoltarci».

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative