La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuovo parco giochi: gli eredi Marongiu reclamano l’area

di Sergio Secci
Nuovo parco giochi: gli eredi Marongiu reclamano l’area

La famiglia di Siniscola contesta la legittimità dell’opera La replica del sindaco: «Quel lotto è del del Comune»

18 gennaio 2020
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SINISCOLA. Dubbi sulla legittimità in merito alla realizzazione del nuovo parco giochi alla periferia della città vengono espressi da parte di Franco Atzori amministratore della comunione ereditaria Marongiu.

«Con l’approvazione della delibera di giunta dello scorso 30 dicembre e in corso di pubblicazione – spiega Atzori –, il Comune ha deciso la costruzione di un parco giochi a Duai, con l’impiego di circa 90mila euro di denaro pubblico dimenticando però che è contestata in sede amministrativa non solo la proprietà ma anche il possesso dell’area sulla quale tale opera dovrebbe sorgere. Il contenzioso – prosegue – nel quale il Comune non si è neppure costituito, è giunto all’attenzione della IV Sezione del Consiglio di Stato. C’è da aggiungere che in passato, il Comune non ha mai neppure scalfito, se non con false e ininfluenti attestazioni le numerose prove che dimostrano la proprietà dell’area in capo alla famiglia Marongiu ma, addirittura ne ha confermato la validità con chiare delibere consiliari, cosa che gli attuali amministratori dimostrano di non conoscere. Pertanto alla luce di tali circostanze c’è il rischio di rispondere di danno erariale per incauto impiego di denaro pubblico, da parte degli artefici della delibera».

La tesi degli eredi Marongiu, viene però respinta dal primo cittadino Gianluigi Farris. «Il Comune ha pieno titolo di quell’area che risulta essere una cessione della lottizzazione C5 da parte di privati. È stata regolarmente stipulata una convenzione tra consorziati e Comune che è stata poi registrata. Il nostro Ente ad oggi – precisa quindi Farris – ha pieno titolo di proprietà su quell’area e ci stupisce che invece, si cerchi in tutti i modi di ostacolare un opera pubblica importante e fondamentale per la cittadinanza siniscolese pur sapendo di non aver nessun diritto su tale area».

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