La Nuova Sardegna

Nuoro

Statale 125, lavori bloccati sindacati pronti alla lotta

di Lamberto Cugudda
Statale 125, lavori bloccati sindacati pronti alla lotta

Da due anni non si registrano novità nel cantiere per la nuova Orientale sarda La proposta di un imprenditore: nel vecchio tracciato realizziamo piste ciclabili

24 gennaio 2020
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TORTOLÌ. Lotto Tortolì-Barisardo della Nuova strada statale 125-Orientale sarda: a oltre due anni dal blocco dei lavori nel cantiere non si registrano novità di rilievo. I segretari generali confederali di Nuoro-Ogliastra della Cgil e della Uil, Giacomo Pani e Mario Arzu, e il loro collega della Ust-Cisl Ogliastra, Michele Muggianu si dicono «fortemente preoccupati da una situazione che non registra reali segnali di sblocco e che continua a creare gravi problemi a un intero territorio che sperava molto nel completamento di questo collegamento veloce Tortolì-Cagliari».

Ma c’è anche chi prospetta delle nuove soluzioni qualora dovessero riprendere i lavori nel sopracitato tratto dell’Orientale sarda, sempre molto trafficato. È questo il caso dell’imprenditore locale Attilio Piras, amministratore della società Meridional Beton, titolare della cava “Su Teti” sita in agro di Elini a ridosso della strada statale 125. «Ho letto – afferma Piras – che dopo l’abbandono del lotto da parte della Oberosler spa di Bolzano, verranno parzialmente rivisti i tracciati del tratto di strada. E al Compartimento Anas Cagliari, all’assessorato regionale ai Trasporti, alla Provincia ai Comuni di Tortolì, Barisardo, Elini, Lanusei e Ilbono, ho già fatto pervenire delle proposte di intervento».

Per l’imprenditore tortoliese, con il vecchio tracciato, il traffico della suddetta cava era indirizzato con un sottopassaggio sempre nella vecchia statale 125 «continuando a creare seri pericoli in quel tratto stradale totalmente inadeguato a un movimento così importante e continuo, considerato che la sola cava sviluppa una movimentazione di tonnellate superiore a tutto il traffico ogliastrino». Attilio Piras chiede che nel rivedere il tracciato, siano previste, all’altezza dell’innesto della strada di penetrazione agraria “Corongiu”, quattro rampe che permettano l’immissione e l’uscita dei mezzi dalla stessa strada «riducendo così l’impatto ambientale degli scarichi di circa il 40 per cento».

L’amministratore della Meridional Beton chiarisce meglio la proposta. «La vecchia 125 – rimarca – sicuramente diventerebbe un buon supporto per le attività sportive, quali bici e corsa, e il traffico turistico. Poiché nell’operato Anas è previsto un nuovo appalto con tempi tecnici abbastanza lunghi, si chiede l’apertura dello spezzone di circa 2,5 chilometri (lotto Condotte), fermo da anni e già collaudato, scaricando sempre sul tratto di penetrazione agraria “Corongiu”. E creando una piccola rotonda provvisoria come ce ne sono a decine sulla statale 131. Spero di essere stato esaustivo».

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