La Nuova Sardegna

Nuoro

Un fronte unico contro la dispersione scolastica

di Giovanni Melis
Un fronte unico contro la dispersione scolastica

Il progetto “Oltre i confini” mette insieme Nuorese, Barbagia e Mandrolisai  Bidoni, presidente Ibis: «Un fenomeno strettamente legato al contesto sociale»

01 febbraio 2020
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SORGONO . «Oltre i confini. Una scuola aperta al territorio». Più che un progetto, uno scudo per salvaguardare i giovani studenti dalla dispersione scolastica e salvare i territori dallo spopolamento. Lo ha proposto il Centro di iniziativa degli insegnanti democratici e l’associazione Ibis ed ha per oggetto il Nuorese e territorio della Barbagia Mandrolisai. «Il fenomeno della dispersione scolastica – scrive Lisetta Bidoni – è strettamente legata al contesto sociale in cui gli alunni i vivono ed influenzato da una varietà di fattori, quali ad esempio la povertà economica e culturale dei territori di appartenenza e delle famiglie di origine. Ogni anno in Italia oltre 600 mila ragazzi tra i 10 e 16 anni, 2 su 10, abbandonano la scuola senza ottenere un titolo di studio e una formazione superiore alla scuola media inferiore. Un dato negativo che colloca l’Italia nell’ultimo posto della classifica europea e che vede sempre più lontano il raggiungimento dell’obiettivo di una riduzione dell’abbandono scolastico al 10%, proposto dall’Ue per il 2020». In Sardegna i dati sono ancora più drammatici. Contrastare il fenomeno della dispersione scolastica in provincia di Nuoro, l’associazione Ibis di Nuoro lavora ad un progetto nazionale di respiro quadriennale, che è arrivato al secondo anno di sperimentazione.

Il progetto “Oltre i confini. Una scuola aperta al territorio”, finanziato dall’Impresa sociale con i bambini, che ha come obiettivo quello di contrastare la dispersione scolastica che si registra soprattutto nella fascia di età che va dagli 11 ai 17 anni, in particolare nel passaggio dalla scuola media al primo biennio della secondaria di secondo grado, coinvolge 70 partner. In Sardegna è coinvolto l’ambito territoriale Barbagia Mandrolisai e vede la partecipazione di tutte le scuole del territorio (Ic di Desulo, Ic di Atzara Iis “F.lli Costa Azara” di Sorgono), della coop. Barbagia Mandrolisai, oltre Ibis di Nuoro.

«Nel corso dell’anno scolastico 2018-19 – aggiunge Lisetta Bidoni – sono state realizzate diverse tipologie d’intervento che hanno coinvolto oltre 100 studenti della secondaria di I e II grado, circa 60 genitori e 62 docenti». Nei giorni scorsi, presenti tutti i partner del progetto e i dirigenti scolastici, Luca Tedde dell’Iis Azara di Sorgono, Francesca Cellamare del’Ic Desulo, Daniela Sau dell’Ic di Atzara, alunni e docenti è stato inaugurato presso l’Ipas di Sorgono uno dei tre Presidi educativi realizzati nella Barbagia Mandrolisai. Gli altri due sono ubicati a Desulo e ad Ortueri) per un investimento complessivo di circa 100 mila euro.

Il Presidio educativo svolge due importanti funzioni innovative che hanno come obiettivo di rinnovare l’organizzazione della didattica nella scuola trasformando l’aula/classe tradizionale in uno spazio inteso come aula laboratorio polifunzionale (Alp). È anche un osservatorio sul territorio connesso in rete per prevenire e contrastare la dispersione scolastica.

«Nel corso dell’anno scolastico 2019-20 – conclude Lisetta Bidoni – sono previste 430 ore di attività, di cui 100 rivolte alle famiglie di alunni svantaggiati attraverso percorsi e attività di welfare sociale, 300 rivolte agli alunni a rischi di dispersione con attività di recupero, consolidamento e sviluppo e 30 ore di ricerca azione rivolte ai docenti e agli operatori per sostenere e sviluppare una professionalità che metta al centro dell’apprendimento lo studente».



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