La Nuova Sardegna

Nuoro

Chiusura della Polstrada: sindaci montani in rivolta

di Michela Columbu e Giovanni Melis
Chiusura della Polstrada: sindaci montani in rivolta

Da Fonni, sede del distaccamento, a Gavoi e Ollolai: coro unanime di proteste Flavia Loche (Belvì): «Chiedevamo il potenziamento, presidio indispensabile»

10 febbraio 2020
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FONNI. Della chiusura del distaccamento della Polizia di Fonni si parlava da tempo considerato che il personale che veniva trasferito non era sostituito. Ora però è scritto nel Piano di razionalizzazione nazionale della Polizia Stradale, come ha sottolineato il deputato Salvatore Deidda (Fratelli d’Italia), in un’interrogazione al ministro dell’Interno.

I sindaci del territorio si dicono preoccupati e radunano le forze per scongiurare l’eventualità. Si tratta del presidio più importante della montagna sarda. Alla protesta della sindaca di Fonni Daniela Falconi, che ha chiesto a gran voce il mantenimento del presidio, rilevando come «Il Distaccamento viene chiuso per un mero calcolo ragionieristico. Come se il tratto Nuoro Lanusei fosse autostradale e di fronte ai nuovi problemi, anche di ordine pubblico, si decidesse di adottare un “piano di razionalizzazione" che anziché offrire garanzie ci toglie una risorsa preziosa». Non ci vanno piú leggeri gli altri amministratori. « Il territorio ha bisogno di un servizio così importante – dice il vice sindaco di Belvì Maurizio Cadau – anche perché copre una vastissima area ed è dislocata in punto strategico del territorio, per questo è impensabile che si chiuda». «Come amministratori locali ne chiedevamo il potenziamento da qualche mese, visitando proprio la sede – ricorda la sindaca Flavia Loche – ma vedo che le nostre istanze sono state puntualmente disattese». Contro la chiusura il sindaco di Desulo Gigi Littarru che evidenzia come «la polizia stradale di Fonni è un presidio che garantisce la sicurezza delle nostre strade di montagna, in particolare in inverno. La sua chiusura è un grave impoverimento». Lo stesso deputato Deidda sul punto sottolinea che «In fatto di tagli e chiusure di uffici pubblici la Sardegna ha già dato tanto, così come hanno già dato la Barbagia e il Nuorese. Nel Piano di razionalizzazione della Polizia Stradale la nostra Isola esce ridimensionata».

Secondo Giovanni Cugusi, sindaco di Gavoi, «Sopprimere avamposti della Stato, presidi di legalità e di supporto alle popolazioni di montagna per puri calcoli economici, da parte dello stato stesso Stato significa abdicare al suo ruolo. La Barbagia ha bisogno di servizi di prossimità e per difenderci da questo stillicidio, come in altre occasioni siamo pronti alla mobilitazione. Peraltro, conosciamo i gravi problemi della viabilità in montagna e l'importanza della sicurezza sulle strade, spesso viviamo i drammi dovuti ai sinistri stradali e per questo le amministrazioni hanno lavorato a progetti di prevenzione e educazione stradale e sopprimere l'avamposto della Polizia stradale di Fonni e un ulteriore aggravio per il benessere e la sicurezza dei cittadini».

Sullo stesso piano il sindaco di Ollolai, Efisio Arbau. «Non posso che auspicare un ripensamento delle istituzioni preposte su questa chiusura che sicuramente rappresenta una perdita grave per le nostre comunità, specialmente per l'importanza nella gestione del traffico su un reticolo stradale di montagna che sappiamo quali rischi possa nascondere».

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