La Nuova Sardegna

Nuoro

Non diffamò il prof sindacalista, assolta

di Stefania Vatieri
Non diffamò il prof sindacalista, assolta

La dirigente Giannasi era imputata per le critiche fatte a un insegnante nell’albo pretorio online del “Pira” di Siniscola

14 febbraio 2020
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NUORO. Preside assolta perché il fatto non sussiste. L’ex dirigente dell’Istituto superiore “Michelangelo Pira” di Siniscola, Innocenza Giannasi di Nuoro, è stata assolta dopo due anni di processo dal reato di diffamazione nei confronti del docente della scuola nonché esponente delle rappresentanze sindacali unitarie, Tonino Iozza. Secondo il giudice, che ne ha disposto la piena assoluzione, la dirigente scolastica, pubblicando sull'albo pretorio on line dell'istituto un comunicato che di fatto costituiva un richiamo all'ordine per diversi insegnanti accusati di fare "inutile allarmismo" sulla presunta soppressione della dirigenza del “Pira”, e in particolare per il rappresentante sindacale in questione, Tonino Iozza, non commise nessun reato. Il giudice ha infatti stabilito che «La dirigente ha esercitato il suo diritto di critica nei confronti di un preciso comportamento della Rsu, rappresentanze sindacali unitarie, di interesse pubblico con parole riportate dallo stesso Contratto nazionale della scuola».

Il docente nel marzo del 2014 aveva querelato l’ex preside Giannasi, ora in pensione, lamentando che l’invito lasciava intendere che i suoi personali comportamenti risultassero sleali e scorretti. Ciò sarebbe stato lesivo della sua reputazione di docente, di componente della Rsu e di avvocato penalista. Innocenza Giannasi aveva pubblicato sull'albo pretorio informatico dell'istituto d'istruzione superiore “Pira” di Siniscola un comunicato con oggetto “Inutile allarmismo sulla presunta soppressione dell'ufficio di dirigenza dell'Iis Pira di Siniscola.

Invito a comportamenti leali e corretti”, indirizzando il documento a una pluralità di persone, tra cui anche il professor Iozza Antonino. Nella parte finale aveva anche scritto: «si invita la Rsu a rispettare i limiti del proprio mandato istituzionale, e a comunicare in modo leale e corretto con il dirigente scolastico».

Quel richiamo a comunicare “in modo leale e corretto”, di fatto, secondo l'accusa, costituiva una diffamazione: aveva offeso la reputazione del docente Tonino Iozza. Il comunicato on line, infatti, era visibile da chiunque si fosse collegato al sito internet del liceo Pira.

Il giudice ha rilevato che «Ciò che realmente difetta nel caso di specie è la benché minima offensibilità delle frasi condensate nella comunicazione pubblicata dalla dirigente scolastica. In particolar modo l’uso di termini “inutile allarmismo sulla presunta soppressione dell’ufficio di Presidenza dell’IIS Pira di Siniscola” dipingono un fatto che innanzitutto è vero perché comprovato nel corpo della motivazione, negli articoli di giornale antecedenti alla comunicazione, nella conseguenziale agitazione sindacale e nelle chiamate ricevute dall’imputata e che si presentavano immotivate alla luce dei dati obiettivi, degli elementi specifici, della normativa indicata». E ancora: «La verità del fatto si accompagna ad una palmare continenza verbale. Non c’è alcuna parola fuori dalle righe, alcuna espressione colorita, nessuna asprezza, nessuna terminologia gergale e inopportunamente pungente. Il linguaggio appare equilibrato e bilanciato, istituzionale, vagamente burocratico e comunque scevro non solo da contumelie o vocaboli inutilmente offensivi, ma anche da velate insinuazioni, da sibilline allusioni e da mascherate illazioni».

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