ottana
“Sa prima essia”, in trenta al concorso fotografico di S. Antonio
di Federico Sedda
OTTANA. Sono trenta i fotografi dilettanti e non che, il 16 gennaio scorso, nella lunga serata dedicata ai riti intorno al grande falò acceso in piazza in onore di sant’Antonio abate e alla prima...
14 febbraio 2020
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OTTANA. Sono trenta i fotografi dilettanti e non che, il 16 gennaio scorso, nella lunga serata dedicata ai riti intorno al grande falò acceso in piazza in onore di sant’Antonio abate e alla prima uscita delle maschere boes, merdules e filonzana, hanno partecipato al concorso fotografico “Sa prima essia”, bandito dal Comune di Ottana per promuovere il carnevale del paese denominato “Caratzas in Otzana”. Il termine per la consegna delle opere fotografiche al protocollo del Comune, in un plico sigillato accompagnato da una relazione descrittiva della foto, è scaduto il 7 febbraio scorso. Ora le opere, intitolate “L’immortale danza di boes, merdules e filonzana”, sono pronte per essere giudicate dalla giuria tecnica che sarà presieduta dal sindaco, Franco Saba.
«Ancora una volta – sottolinea con soddisfazione il primo cittadino – il buon numero dei partecipanti premia l’idea messa in campo già dagli anni scorsi dall’ amministrazione comunale per valorizzare e promuovere il nostro carnevale. L’evento ha avuto fin dalla prima edizione numerose adesioni e, nelle edizioni successive, un numero sempre crescente di fotografi richiamati non solo dal montepremi del concorso, ma anche dalle suggestive tradizioni e simbologie dei riti rievocati dalle maschere etniche che saranno poi protagoniste del lungo carnevale ottanese».
I fotografi che hanno partecipato all’evento, alcuni dei quali provenienti dalla penisola, hanno immortalato, la sera dell’accensione del fuoco in piazza San Nicola (“su ogulone ‘e sant’Antoni”), le evoluzioni di merdules, boes e filonzana intorno al grande falò.
Le migliori fotografie saranno premiate il 25 febbraio prossimo, martedì grasso, con un montepremi di mille euro così suddiviso: 700 euro al primo classificato, 200 al secondo e 100 euro alla foto più votata dai visitatori della mostra che sarà allestita in occasione del carnevale che a Ottana prenderà il via sabato 22 febbraio con l’esibizione delle maschere etniche e una serie di eventi culturali organizzati dalla Pro loco e dalle associazioni locali tra i quali un convegno sul significato etnico e antropologico del carnevale e la consegna del premio “Sa ilonzana” a una personalità sarda del mondo della culturale e dell’arte. Il premio, giunto quest’anno alla sesta edizione, è stato assegnato negli anni scorsi al presentatore televisivo, Giuliano Marongiu, alla cantante Elena Ledda, al tenore di fama mondiale, Francesco Demuro, al musicista, Gavino Murgia e allo scrittore, Giacomo Mameli. Nei prossimi giorni l’associazione culturale Sa ilonzana che organizza il premio renderà noto il nome del vincitore dell’edizione del 2020.
«Ancora una volta – sottolinea con soddisfazione il primo cittadino – il buon numero dei partecipanti premia l’idea messa in campo già dagli anni scorsi dall’ amministrazione comunale per valorizzare e promuovere il nostro carnevale. L’evento ha avuto fin dalla prima edizione numerose adesioni e, nelle edizioni successive, un numero sempre crescente di fotografi richiamati non solo dal montepremi del concorso, ma anche dalle suggestive tradizioni e simbologie dei riti rievocati dalle maschere etniche che saranno poi protagoniste del lungo carnevale ottanese».
I fotografi che hanno partecipato all’evento, alcuni dei quali provenienti dalla penisola, hanno immortalato, la sera dell’accensione del fuoco in piazza San Nicola (“su ogulone ‘e sant’Antoni”), le evoluzioni di merdules, boes e filonzana intorno al grande falò.
Le migliori fotografie saranno premiate il 25 febbraio prossimo, martedì grasso, con un montepremi di mille euro così suddiviso: 700 euro al primo classificato, 200 al secondo e 100 euro alla foto più votata dai visitatori della mostra che sarà allestita in occasione del carnevale che a Ottana prenderà il via sabato 22 febbraio con l’esibizione delle maschere etniche e una serie di eventi culturali organizzati dalla Pro loco e dalle associazioni locali tra i quali un convegno sul significato etnico e antropologico del carnevale e la consegna del premio “Sa ilonzana” a una personalità sarda del mondo della culturale e dell’arte. Il premio, giunto quest’anno alla sesta edizione, è stato assegnato negli anni scorsi al presentatore televisivo, Giuliano Marongiu, alla cantante Elena Ledda, al tenore di fama mondiale, Francesco Demuro, al musicista, Gavino Murgia e allo scrittore, Giacomo Mameli. Nei prossimi giorni l’associazione culturale Sa ilonzana che organizza il premio renderà noto il nome del vincitore dell’edizione del 2020.