La Nuova Sardegna

Nuoro

Centrosinistra, il rientro di Bianchi

di Francesco Pirisi
Centrosinistra, il rientro di Bianchi

Effetto primarie: l’ex sindaco Pd rimasto all’opposizione di Soddu si dice disponibile a sedersi al tavolo della coalizione

24 febbraio 2020
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NUORO. Le primarie del centrosinistra compiono il primo miracolo. La corrente del Pd guidata dall’ex sindaco Alessandro Bianchi si dice disponibile a sedersi al tavolo della coalizione. La parola al leader: «Noi eravamo per uno scenario di questo tipo, in cui almeno si cercasse una legittimazione attraverso le primarie. Contrari, invece, anche per coerenza alla ricandidatura automatica di Soddu, perché pensiamo che quell’opportunità spetti a chi è un componente del partito che la propone, in questo caso il Pd». Soddu cinque anni fa ha gareggiato contro il Pd, di cui il portabandiera era proprio Bianchi, finito poi all’opposizione. Con il gruppo consiliare marca ancora la distanza dal suo avversario: «Se il sindaco vuole partecipare alle primarie, è libero di farlo: sono infatti aperte a tutti. Non siamo certo noi a poter dire chi debba partecipare e chi no».

Mentre si prepara all’ingresso nel tavolo con il suo gruppo, le urgenze dell’ex sindaco sono però altre: «Mi auguro che alle primarie partecipi anche Lisetta Bidoni, col Progetto Nuoro 20-25, che è un’altra fetta di centro-sinistra. Oggi, infatti, abbiamo bisogno di un’area politica unita». Se quest’ultimo sarà il secondo miracolo politico legato al rientro all’ovile di Bianchi, lo diranno i prossimi passi. Sinora la sua corrente (che coincide anche con gran parte del gruppo consiliare) è stata sull’Aventino.

Complice in autunno una riorganizzazione del partito non approvata. Tanto da che nessun dei seguaci è entrato a far parte del coordinamento che ha sostituito segreteria e presidenza, rimaste sguarnite per le dimissioni dei titolari. La strada è lunga, ma ci sono già delle tappe. La prima la segnala lo stesso ex primo cittadino: «Proprio in vista del programma elettorale, il coordinamento ha chiesto al gruppo consiliare un confronto sulla relazione con cui la Corte dei conti contesta composizione e tenuta dei documenti finanziari all’amministrazione Soddu». L’idea sinora emersa dal tavolo di ripartire dall’esperienza dell’amministrazione uscente, seppur con rettifiche e aggiustamenti. Tra le riserve in questo senso le prime potrebbero essere proprio quelle del gruppo di Alessandro Bianchi: «L’errore di fondo dell’amministrazione oggi in carica credo sia stato quello di venire meno al principio della continuità, facendo in questo modo un danno alla città. Sostanzialmente, del governo Soddu credo non si ricordino se non le opere cantierate che erano state progettate e finanziate durante le giunte Zidda e del sottoscritto». Mentre sull’azione del sindaco per ripianare i debiti con i fondi della Regione, Bianchi sospende il giudizio, in attesa delle decisioni della magistratura contabile. Prima che ci sieda davanti al tavolo del coordinamento del Pd e poi della coalizione, anche a nome del gruppo consiliare, mette però le mani avanti: «Non siamo ossessionati da una discussione che deve essere concentrata sul sindaco uscente. Ma piuttosto dobbiamo vedere come dare la svolta alla città». Critiche anche ai lavori del tavolo del centrosinistra: «Sinora si è parlato solo di candidati. Si deve evitare il solito teatrino, in cui vediamo chi pesa di più». Sui candidati alle primarie le idee di Bianchi: «Serve un profilo alto, in linea con le esigenze della città. Per questo ribadisco la necessità di portare al tavolo Progetto Nuoro 20-25, composto da persone che hanno radicamento nel centrosinistra».

Connotati che secondo Bianchi non avrebbe il gruppo civico che ha sostenuto in questi anni Andrea Soddu e oggi tra i convitati di pietra del tavolo progressista e di sinistra: «Spiego il perché: delle liste della sua maggioranza, i sardisti sono confluiti nel centro-destra, così come la componente di Arbau in quella che era la Base (oggi Italia in Comune, ndc). Marcello Seddone, di Ripensiamo Nuoro, sembra destinato a entrare tra i Riformatori, ancora in quell’area politica. Lo stesso potremmo dire della lista la Città in Comune, che nelle penultime comunali era nella coalizione di centro-destra. Ma non basta: Atene Sarda, di Siotto, è a sinistra o a destra?».

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