La Nuova Sardegna

Nuoro

Primarie, il Pd gioca la carta Prevosto

di Francesco Pirisi
Primarie, il Pd gioca la carta Prevosto

L’assemblea provinciale Dem ufficializza la scelta per il voto del 5 aprile. Bidoni incassa il sostegno dei Rossomori

25 febbraio 2020
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NUORO. L’imprenditore Carlo Prevosto, del Pd, è il terzo candidato alle primarie del centrosinistra, previste per il 5 aprile. Il nome è scaturito ieri dall’assemblea provinciale del partito. Decisione che arriva qualche giorno dopo la comunicazione del sindaco Andrea Soddu di rifiutare la stessa sfida, propostagli dall’intera coalizione. Tanto da non essere avventata l’ipotesi che se la scelta dell’ultimo fosse stata differente, i Dem avrebbero rinunciato a un proprio candidato di bandiera, considerata la stessa vicinanza di Soddu al partito. Prevosto ad aprile se le vedrà con Francesco Manca, anch’egli Pd, ma in campo con la lista Fare comunità, e l’esponente di Articolo 1 Mdp, Francesco Guccini. Nei giorni scorsi è stata ventilata la possibilità di una presenza tra i candidati di Lisetta Bidoni, che è a capo dello schieramento (sempre di sinistra) Progetto Nuoro 20-25. L’hanno richiamata al tavolo alcuni esponenti della sinistra, tra cui l’ex assessore regionale Giuseppe Dessena.

Più che un sostegno alle primarie, che il suo stesso movimento politico ha dichiarato di non apprezzare, Bidoni ha appena incassato il sostegno incondizionato dei Rossomori, i sardisti di sinistra: «Aderiamo con convinzione e determinazione alla costruzione e alla definizione programmatica del Progetto Nuoro 20-25. Lista che con trasparenza indica come candidata a sindaco Lisetta Bidoni: una donna di valore, specchiata esperienza e collocazione politica inequivocabile». Se la candidata disdegna le primarie, la stessa posizione ha il coordinamento provinciale dei Rossomori, che le giudica come «una sorta di avanspettacolo».

Il centrosinistra invece le farà, «perché rappresentano un metodo di scelta democratico», hanno detto i responsabili delle sette sigle, a iniziare dal Pd, per proseguire con Articolo 1 Mdp, Psi, Italia Viva, Centro democratico, Fare comunità e Nuoro attiva. Concetti ribaditi nell’assemblea dei Dem, unita sul nome di Prevosto. Michele Piras, ex deputato, membro del coordinamento provinciale del partito: «Chiuso questo passaggio, il Pd rinnova l’appello all’unità del centrosinistra. Per questo sia a Soddu e sia a Bidoni confermiamo la richiesta di partecipare alle primarie». Lo spazio che lascia Soddu non sembra sia solo quello tra i candidati alle primarie. Il sindaco potrebbe infatti dare addio al tavolo politico progressista e di sinistra prima ancora di esservisi seduto, insieme alla sua lista Scegliamo Nuoro. Tanto da fare pensare come probabile una corsa con il gruppo civico che l’ha sostenuto e portato alla vittoria nel 2015: «Credo che il civismo non sia tramontato, come ha confermato l’anno scorso lo stesso risultato nelle comunali di Sassari», aveva dichiarato in autunno, quando nel centrosinistra iniziava la pressione per un pronunciamento rispetto alla ricandidatura. Gli analisti della politica nuorese hanno anche parlato di un asse tra lo stesso Soddu e Prevosto, con il supporto dell’ex assessore della Sanità, Luigi Arru, tanto da fare ritenere alternativo l’uno rispetto all’altro anche nelle primarie. Così oggi all’intesa politica sembra si possa sostituire la competizione tra i due alle comunali, previste agli inizi di giugno. Gli avversari delle primarie permettendo, certo. Sinora sono Manca e Guccini, ma entro la scadenza del 14 marzo dalla coalizione potrebbero spuntare altri pretendenti al consenso della base progressista. Il primo che ha lanciato la sfida è stato il leader di Fare comunità. La lista indipendente non l’ha staccato il cordone ombelicale che lo lega al Pd, nella corrente del consigliere regionale Roberto Deriu. A confermarlo l’appoggio di Davide Montisci, delegato dell’assemblea nazionale del Pd, e Francesco Murgia, consigliere comunale nel mandato del sindaco Bianchi. Sull’ex assessore comunale Guccini convergerà Articolo 1 Mdp, nonostante le riserve del segretario Giuseppe Dessena, preoccupato che l’unità dell’area politica possa saltare e con essa anche le possibilità di riprendere la guida del municipio del capoluogo.

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