La Nuova Sardegna

Nuoro

Stop alle fosse settiche nel litorale di Bosa arriva la rete fognaria

di Alessandro Farina
Stop alle fosse settiche nel litorale di Bosa arriva la rete fognaria

BOSA. Il progetto di collettamento dei reflui fognari dalle marine di Tresnuraghes (nella foto), Magomadas e dalla zona di Turas fino a quello che sarà il nuovo depuratore consortile di Bosa è...

13 marzo 2020
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BOSA. Il progetto di collettamento dei reflui fognari dalle marine di Tresnuraghes (nella foto), Magomadas e dalla zona di Turas fino a quello che sarà il nuovo depuratore consortile di Bosa è praticamente alla linea di partenza. Abbanoa, dopo un iter durato non pochi anni e la previsione di un investimento complessivo di oltre sei milioni di euro, prevede entro qualche settimana di sottoscrivere il contratto con la società che si è aggiudicata i lavori del nuovo depuratore di Terridi. Mentre nelle borgate marine di Porto Alabe nel comune di Tresnuraghes e Santa Maria del Mare e Sa Lumenera in quello di Magomadas, vecchi impianti e fosse settiche finora utilizzate, una volta terminate le strutture necessarie, andranno dismesse. Con abitazioni e attività che dovranno collegarsi al nuovo sistema che convoglierà le acque nere fino al sistema di trattamento alla periferia della città del Temo.

Una “rivoluzione” sulla costa della Planargia, insomma. Che Abbanoa vede anche come un “Occhio di riguardo alla salvaguardia dell’ambiente”. Il tutto grazie ai fondi stanziati dal Cipe, ottenuti dal gestore idrico per interventi strategici nel settore fognario depurativo in Sardegna, con progetto definitivo approvato da Egas nei giorni scorsi mentre sono in fase di completamento le procedure espropriative. Questo il panorama che fa prevede l’avvio dei lavori entro la fine del 2020. Due quindi i principali interventi programmati nella fascia centro occidentale dell’isola, uno dei quali vedrà l’ampliamento e l’adeguamento funzionale dell’attuale sistema di trattamento reflui costruito negli anni ’90 (il primo depuratore risale alla metà degli anni ’80) nella zona di Terridi a Bosa. Con l’obiettivo di fare fronte ai maggiori carichi dovuti all’aumento della popolazione servita ed alle variazioni stagionali di presenze, considerato che la zona è a vocazione turistica.

«Sarà rivoluzionata l’intera filiera di trattamento, con la progressiva dismissione dell’impianto esistente e la realizzazione delle opere civili ed impiantistiche previste nel progetto». Alla fine dei lavori funzionerà quindi un nuovo e moderno depuratore «gestito tramite tecnologie avanzate di telecontrollo per massimizzare le prestazioni depurative e minimizzare l’impatto ambientale. L’acqua adeguatamente depurata potrà essere riutilizzata a fini irrigui», assicura Abbanoa. Degli oltre sei milioni di euro stanziati complessivamente per i due progetti, quattro verranno utilizzati per il collettamento fognario dai centri costieri di Tresnuraghes e Magomadas fino a Bosa. In questo caso sono previste diverse stazioni di sollevamento, oltre a vasche di raccolta e rilancio, tutte opere che verranno «dotate di sistema di telecontrollo».

Il progetto dei collettori è attualmente in conferenza dei servizi, per ottenere tutte le autorizzazioni previste, concludono da Abbanoa.

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