La Nuova Sardegna

LANUSEI. Qualcuno, a Barisardo, ha giustificato il suo girovagare nel paese con la necessità di acquistare del vino per ubriacarsi con un amico. Una coppia di Lanusei, con supermercato sotto casa e beccata a Tortolì, ha, invece, dichiarato di preferire il “clima marittimo” per fare la spesa. E ancora, un gruppo di ragazzi di Tortolì è stato intercettato in una casa vacanza: era loro intenzione organizzare un party per far passare in allegria il tempo. Queste sono tra le fantasiose giustificazione addotte da alcune delle 44 persone (tra cui alcuni minorenni) beccate a vagare senza meta apparente dalle forze dell'ordine in Ogliastra. Nei loro confronti è scattata senza indugi la denuncia: sono 23 procedimenti penali aperti dalla Procura di Lanusei per violazione dell’articolo 650 del codice penale. «Si tratta, purtroppo, di numeri in costante crescita, a causa della persistenza di contravvenzioni in tutto il territorio» ha sottolineatoil capo della Procura ogliastrina, Biagio Mazzeo. Che non intende abbassare la guardia nei confronti di comportamenti trasgressivi. «Allo scopo di attuare un’adeguata e indispensabile azione di dissuasione – conclude il procuratore –, la Procura intende procedere con “corsia preferenziale” alla trattazione dei procedimenti. In questo modo la relativa sanzione potrà giungere ad effetto in tempi brevissimi. Allo stato attuale del contagio, i comportamenti denunciati costituiscono causa di messa in pericolo della salute collettiva in grado di determinare la diffusione del virus anche nel territorio ogliastrino, sinora risultato immune dal Covid-19». Nell’azione di controllo sono impegnati i reparti dei carabinieri delle quattro compagnie dell'Arma che ricadono nel circondario di Lanusei (Lanusei, Jerzu, Isili, Tonara) oltre alla polizia di Stato (commissariati di Lanusei e Tortolì e distaccamento di polizia stradale) e di altre forze di polizia. Capillare l'azione di controllo delle stazioni dei carabinieri.