La Nuova Sardegna

Nuoro

Desulo, le storie vivono sul web

di Giovanni Melis

Il progetto “Fermi tutti, questa è una lettura!”: pedagogisti e famiglie unite dalla passione per i libri

25 marzo 2020
3 MINUTI DI LETTURA





DESULO. Non ci sono più is contos, raccontati nella cucina rustica, da nonna a nipoti. E neppure i ragionamenti all’aperto, tra vicini magari la sera o comunque i momenti di quotidianità comunicativa del paese. Ma nel deserto comunitario a causa dell’emergenza sanitaria generata dal Covid-19 a Desulo la comunicazione collettiva riparte. Questo grazie alla rete, ai social e a una associazione di giovani che ha lanciato un interessante progetto, intitolato “Fermi tutti, questa è una lettura!”. L’iniziativa è dell’associazione Paensieri, e consiste, appunto, nella lettura di racconti in diretta Facebook sulla pagina dell’associazione. Ogni pomeriggio si alternano di fronte allo schermo la presidente del sodalizio Daniela Melis e il suo vice Pietro Nasitti. Lo scopo è creare in ogni casa un unico filo conduttore che trasformerà le persone isolate in una comunità che vive, si racconta e fa cultura tramite letture culturali.

Si parte da letture pensate per un pubblico adulto, come testi di Italo Calvino, Dino Buzzati, Anton Cechov, Charles Bukowski e tanti altri. Si passa poi ad albi illustrati per bambini, come “Il venditore di felicità” di Davide Calì e Marco Somà o “Uffa, che noia!” di Henrike Wilson. Il martedì, quando vengono pubblicate le foto dei corsisti del corso di fotografia, organizzato dalla stessa associazione, che testimoniano la vita in quarantena, mentre il mercoledì invece, appuntamento online con la Camomilla poetica (lettura di poesie) dopo le 21. «La nostra associazione è nata con l’intento di diffondere la cultura – afferma Daniela Melis – portarla nelle piazze ma anche e soprattutto nelle case. È da giugno 2018 che ogni mercoledì sera leggiamo una o più poesie in diretta Facebook, una sorta di augurio per una serena notte. Ci sembrava doveroso attivarci anche in questo momento di grande difficoltà, dove si può sconfiggere un nemico invisibile solo stando a casa. Non tutti sono abituati a stare a lungo tra quattro mura. Vogliamo portare un po’ di serenità nelle case, tenere vigili i pensieri e, soprattutto, unirci umanamente a chi ci vorrà ascoltare tramite il filo preziosissimo della cultura. È un altro modo di essere solidali, curare il prossimo».

Il tutto con un pensiero verso la famiglia, che in questo periodo si trova forzatamente riunita. «Da pedagogista – aggiunge Pietro Nasitti – ritengo sia un periodo da sfruttare al meglio. Dobbiamo concentraci su quello che possiamo fare, non su ciò che è temporaneamente proibito. Fino a ora la società non ci ha dato tempo di riflettere, capire chi siamo: possiamo approfittarne in questi giorni». Il messaggio inevitabilmente riguarda l'atmosfera famigliare e i più piccoli, maggiormente sensibili ai cambiamenti. «A chi ha bambini – conclude Nasitti – consiglio di godersi la famiglia, spiegare ai propri figli quello che succede in maniera semplice, lasciare anche che si dedichino alla noia per esprimere la loro creatività. Gli albi illustrati puntano a valorizzare introspezione e personalità individuale. Prospetto una nuova normalità forgiata da questo momento di riflessione. Sarà importante puntare su un’educazione alla cooperazione e all’empatia, dato che finora si è basata solo sulla competizione e l’individualismo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative