La Nuova Sardegna

Nuoro

Covid a Sorgono: «Fermate la caccia all’untore»

di Giovanni Melis
Covid a Sorgono: «Fermate la caccia all’untore»

Una nota interna finisce su una chat e il sindaco lancia un appello: «Non diffondete dati personali»

26 marzo 2020
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SORGONO. «Mi rivolgo alla comunità sorgonese per rassicurarla in ordine ai contenuti di una nota da me trasmessa all'Azienda Sanitaria Regionale in relazione alla circostanza che un dipendente di questo Ente, non residente a Sorgono, è risultato positivo al test Covid-19. Informazione di cui siamo venuti a conoscenza ieri mattina a seguito di un comunicato pubblico del sindaco di Aritzo, coniuge della stessa. Ad entrambi formulo gli auguri dell'intera comunità per una pronta guarigione». Inizia così il comunicato che il sindaco di Sorgono Giovanni Arru ha diramato ieri dopo la fuga di notizie riguardante una comunicazione riservata fatta dal primo cittadino all’Ats. Un obbligo verso l’autorità Sanitaria, doveroso visto il ruolo ricoperto e alla luce del fatto che la dipendente era presente in servizio in data 11 marzo U.S. Ma la nota, per cause ancora da accertare, è finita in una chat di whatsapp, scatendando l’inferno.

«Ci siamo attivati immediatamente per bloccarne la diffusione – aggiunge Arru – consapevoli che lo strumento utilizzato purtroppo non permette alcun intervento riparatorio. La circostanza ha generato ovviamente nella comunità apprensione, e nei dipendenti comprensibile amarezza e rabbia, vedendosi pubblicamente esposti come possibili untori del virus. E per quel che conta la circostanza ha provato moltissimo anche me». Al sindaco non è rimasto che contattare i dipendenti, assumendosi le responsabilità, scusandosi per l’accaduto. Nelle more partiranno degli accertamenti sui fatti. Di qui l’invito fatto da Giovanni Arru a chiunque «abbia ricevuto copia del documento – attraverso il canale della chat – a non diffonderlo ulteriormente, contenendo lo stesso dati personali per i quali è vietata la diffusione, infrazione che costituisce un illecito sanzionabile».

Arru ha infine chiarito che nessun altro dipendente del comune di Sorgono ha manifestato sintomatologie tipiche del Covid-19 e che «i sintomi influenzali, accennati per alcuni di loro nella nota richiamata, sono antecedenti alla data dell’11 marzo e comunque già completamente riassorbiti». Arru ha quindi chiarito che non vi è alcun allarme, cogliendo l’occasione per comunicare che «in osservanza delle disposizioni del presidente del consiglio dei ministri e delle disposizioni del governo già da lunedì il personale dell'ente presta la propria attività lavorativa in lavoro agile, ossia da casa, o in alternativa utilizza lo strumento delle ferie pregresse e/o del congedo e che pertanto gli uffici comunali risultano chiusi per il momento fino al 2 aprile, salvo ulteriori proroghe».

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