belvì
Caparre restituite ma c’è chi rinuncia
I titolari dello storico hotel “L’edera”: «La gentilezza premia»
01 maggio 2020
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BELVÌ. Nonostante tutto all’Hotel L’edera, storica struttura della Barbagia di Belvì, non ci si perde d’animo. Pur nella tristezza dei numeri, si pensa al futuro. E a dire grazie a coloro che avrebbero voluto passare le proprie vacanze nel paese dei noccioli, in quel contesto naturale unico che è la Barbagia di mezzo. «Eccoci – dicono dalla direzione dell’albergo – a tirare le somme disastrose di questo 2020. Le prenotazioni erano così composte: 50% stranieri il 30% dalla penisola e il 20% sardi. Abbiamo terminato di rimborsare le caparre giustamente richieste indietro dai clienti ovvero la stragrande maggioranza e li ringraziamo per averci scelto». Ma tra i tanti che volevano recarsi a Belvì, diversi hanno voluto rinunciare alla caparra. «Ci siamo illuminati di gratitudine – sottolineano – nei confronti di chi ha rinunciato al rimborso, accompagnando la rinuncia con parole di conforto e sostegno». Gesti che fanno ben sperare per il futuro. E ai quali i gestori dell’albergo hanno voluto ricambiare. «Con immenso piacere – conclude la direzione – comunichiamo che la vostra caparra è da considerarsi a saldo della prenotazione che intenderete fare in futuro. Verrete da noi gli stessi giorni, con gli stessi servizi prenotati senza aggiungere 1 euro. Vi ringraziamo di cuore e non vediamo l’ora di accogliervi». Il gesto è stato apprezzato da tante persone, tra cui il vice sindaco Maurizio Cadau: «La serietà, l’accoglienza, la gentilezza e l’amore per il proprio lavoro – dice – sono una caratteristica dell’Hotel l’Edera. Ma in un momento storico di difficoltà per tutti, queste scelte sono segnale di un’ottima professionalità che li contraddistingue». (g.m.)