La Nuova Sardegna

BOSA. Se l’argomento era già delicato in passato, la questione dei canoni di locazioni in piena emergenza economica nella città del Temo si fa ancora più seria. Tante attività sono obbligatoriamente ferme da settimane, con serrande abbassate e quindi incassi a quota zero per imprenditori e spesso intero nucleo familiare. Non poche richieste di aiuto arrivano dunque sul tavolo dell’assessore ai servizi sociali Maura Marongiu, in aggiunta al consueto ordinario lavoro in una città dalle mille problematiche. Così nel bando per i contributi della legge 43/98 relativo al periodo di locazione da gennaio ad aprile 2020, l’amministrazione ha pensato ad introdurre alcune novità, che possano essere di concreto aiuto. Dal 5 maggio è possibile presentare domanda per l’assegnazione di contributi per l’integrazione del canone di locazione ad uso abitativo per i primi 4 mesi dell’anno. «L’amministrazione ha deciso di partecipare con proprie risorse, pari al 5 per cento dell’intero finanziamento. Inoltre, considerata l’emergenza Covid-19 si è deciso di assegnare un punteggio ulteriore per i nuclei familiari in cui almeno un componente abbia sospeso o ridotto l’attività lavorativa (titolari di partita Iva, titolari di attività commerciali, lavoratori stagionali.)» spiega Maura Marongiu. Per queste categorie inoltre «L’ammontare del contributo è incrementato del 25 per cento un altro passaggio. I requisiti per partecipare al bando restano invece invariati. Cioè la residenza nel comune di Bosa, l’essere titolari di un contratto di locazione per abitazione principale regolarmente registrato ed avere un Isee in corso di validità inferiore a 14.162 euro. La scadenza per partecipare al bando, disponibile insieme alla modulistica sul sito internet del comune, è stata fissata al primo giugno.