La Nuova Sardegna

Nuoro

Dopo tre anni di attesa stipendi pagati alle guide

di Giusy Ferreli
Dopo tre anni di attesa stipendi pagati alle guide

Villagrande, arrivano i soldi per 15 dipendenti che lavorano nei siti archeologici Fallita la società il Comune ha ottenuto che il liquidatore si occupi della gestione

09 maggio 2020
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VILLAGRANDE STRISAILI. Sembrerà strano ma per le guide archeologiche che si occupano della gestione dei siti di Villagrande Strisaili, Ilbono e Tortolì il ritorno alla normalità è arrivato nel bel mezzo dell’emergenza Coronavirus. Da tre anni in attesa di stipendi arretrati, bloccati prima da una braccio di ferro a colpi di carte bollate tra l’amministrazione comunale e la società di gestione Irei e poi dal fallimento della stessa società, i dipendenti si sono visti liquidare gli stipendi di marzo puntualmente. L’amministrazione comunale di Villagrande, che nei mesi scorsi aveva chiesto e ottenuto che ad occuparsi della gestione provvisoria dei siti nuragici di S’arcu e is forrus, Scerì e S’ortali e Su monti fosse il curatore fallimentare Stefano Chia, ricevute le fatture relative al mese di marzo le ha subito liquidate al nuovo gestore che, a sua volta, ha pagato i dipendenti.

«Così avverrà ogni mese. I dipendenti avranno i loro stipendi senza ritardi» ha dichiarato il sindaco villagrandese Alessio Seoni che appena insediato si era dovuto confrontare con una situazione complessa. La vicenda si è conclusa positivamente, almeno per una quindicina di lavoratori che, pur non potendo aprire al pubblico per le prescrizioni antivirus, continuano ad occuparsi della gestione dei complessi nuragici e, nel caso del santuario di S’arcu e is forrus, anche della vigilanza. A dicembre, il crac della società ogliastrina, che per anni si era occupata del progetto di gestione finanziato dalla Regione, ha messo l’amministrazione comunale di fronte a una scelta non semplice. Dopo la sentenza del giudice fallimentare del tribunale di Lanusei, Francesco Alterio, seguita all’istanza di quattro dipendenti della srl che da anni attendevano gli stipendi, gli amministratori si sono mossi per evitare che la gestione in forma associata dei siti nuragici subisse uno stop. E in attesa di poter sbrigare le procedure destinate all’assegnazione ad un altro affidatario hanno proposto che fosse il commercialista cagliaritano a garantirne l’apertura.

«La nostra priorità – ha dichiarato il sindaco – era ed è la salvaguardia dei siti archeologici e dei posti di lavoro. La valorizzazione del nostro patrimonio culturale e storico è un obiettivo fondamentale e intendiamo perseguirla con tutti i mezzi». La vicenda della gestione dei complessi archeologici ogliastrini ha avuto dei risvolti giudiziari con l’apertura di un’inchiesta della Procura di Lanusei a carico di cinque persone, due legali rappresentati della società Irei srl e della cooperativa Irei e tre impiegati del comune di Villagrande, per peculato, indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato, e autoriciclaggio.

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