La Nuova Sardegna

Nuoro

Mini bond per le cave di Orosei

Mini bond per le cave di Orosei

La Regione mette a disposizione sei milioni per la crisi delle aziende del settore lapideo e del sughero

09 maggio 2020
3 MINUTI DI LETTURA





OROSEI. La giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Programmazione Giuseppe Fasolino ha dato il via libera a 6 milioni di euro attraverso lo strumento dei “mini bond”. «Dalle parole ai fatti: la misura dei minibond sono un sostegno concreto alle aziende di diversi settori per superare questo momento di difficoltà – ha detto l’assessore –. Questi primi 6 milioni daranno una boccata d’ossigeno ai vari comparti produttivi, in particolare il lapideo e quello del sughero e vanno ad aggiungersi al patto con la Bei e alle altre misure poste in essere per affrontare la fase 2. Passo dopo passo, la Sardegna adotta una serie di misure straordinarie, dimostrando la capacità di reagire ad una crisi improvvisa e imprevedibile, che affligge un sistema economico già in difficoltà per motivi strutturali. Ora occorre rilanciare questi impegni con il disegno di legge che ci apprestiamo a discutere in Consiglio – ha aggiunto Fasolino – e sul quale auspichiamo un proficuo clima di collaborazione con le opposizioni. La vera responsabilità è quella delle decisioni in grado di sortire effetti concreti nella vita delle famiglie, delle imprese e delle comunità sarde».

«La misura adottata sarà un importante sostegno economico alle imprese sarde, e in particolare a quelle lapidee che operano nell’estrazione del marmo e del granito – dice il presidente della quarta commissione Giuseppe Talanas, consigliere di Forza Italia, che aveva firmato una mozione in questo senso pochi giorni fa –. Con il sostegno dell’assessore Giuseppe Fasolino già da tempo ipotizzavamo una sorta di pegno finanziario del marmo e del granito che, attraverso le ulteriori garanzie regionali prestate dalla Sfirs e dai consorzi fidi, potrà garantire agli imprenditori del settore di avere un’anticipazione sul prodotto invenduto».

Soddisfazione anche dal consigliere regionale Franco Mula, capogruppo del Psd’Az. «Come già anticipato qualche giorno fa, le misure a sostegno degli operatori del settore del marmo e del granito sono pienamente operative. La giunta regionale della Sardegna ha infatti pubblicato le deliberazioni con le quali si dà attuazione a quanto previsto dall’art. 3, comma 25 della legge regionale n. 20 del 2019, che prevedeva un finanziamento non inferiore a euro tre milioni a favore del settore del marmo e del granito; gli imprenditori del settore potranno quindi rivolgersi alla Sfirs, individuata quale soggetto gestore del finanziamento. Inoltre – continua Mula – è stata pubblicata la deliberazione con la quale vengono individuate le misure a sostegno del sistema produttivo regionale, che permetteranno, allo specifico settore del marmo e del granito di ottenere un finanziamento di oltre 800mila euro con un preammortamento di 24 mesi e un ammortamento in 15 anni a tasso zero».

Già da tempo le aziende che si occupano di estrazione del marmo e del granito stanno attraversando un momento di profonda crisi, dovuta in parte anche a una concorrenza proveniente da paesi esteri che immettono sul mercato un prodotto a costi inferiori. L’ulteriore, quanto inaspettata sospensione dei lavori e dei trasporti, conseguenza dell’emergenza Covid-19, ha ulteriormente aggravato e inciso negativamente sul comparto. È di poche settimane fa il blocco di una cospicua fornitura, 3 mila e 500 tonnellate di marmo di Orosei che dovevano raggiungere l’Egitto. Il grido d’allarme arriva forte anche dal lapideo dedicato all’estrazione del granito, significativamente presente nel nordest dell’isola, dove comuni in importanti comuni come Buddusò, Calangianus, Tempio e altri, è a rischio la tenuta di decine di imprese che danno lavoro a centinaia di addetti. (r.n.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA.
In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative