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Nuoro

Oliena, nuovo oro all’olio Jumpadu sul podio in Francia

di Nino Muggianu
Oliena, nuovo oro all’olio Jumpadu sul podio in Francia

Vince il fruttato verde del produttore Giuseppe Puligheddu «Orgoglioso di aver ricevuto la medaglia Avpa a Parigi»

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OLIENA. Medaglia d’oro per il “Jumpadu” in terra francese. L’olio di Giuseppe Puligheddu continua a raccogliere premi e consensi a livello internazionale. La straordinaria qualità del prodotto dell’azienda olianese è andato a bissare il risultato già ottenuto di recente al prestigioso concorso Avpa (Agence pour la valorisation des produits agricolese) che si svolge a Parigi. Selezione di altissimo livello che è giunto alla sua 17esima edizione. Un concorso internazionale al quale partecipano oltre 400 etichette da 20 paesi diversi.

Il che la dice lunga sull’importanza del premio ricevuto e sopratutto sulla qualità di quello che può essere definito l’oro di Oliena. E non è la prima volta che Puligheddu fa fare bella figura a tutta la Sardegna con il suo olio Jumpadu che vince per la seconda volta la medaglia d’oro nella categoria “fruttato verde” piazzandosi al posto più alto del podio tra le centinaia di aziende partecipanti da tutto il pianeta.

Insomma, un prodotto da Guinnes dei primati che ha sbaragliato tutti, aziende con nomi altisonanti comprese, partendo dalla terra di Barbagia ai piedi del monte Corrasi. «Sono veramente orgoglioso di avere ricevuto per la seconda la medaglia d’oro per l’olio della mia azienda in Francia dove anche con la qualità dell’olio da quelle parti non scherzano – commenta con malcelato orgoglio Giuseppe Puligheddu –. Un premio che ci premia per il grande lavoro che dobbiamo fare per ottenere un prodotto di questa qualità. È uno stimolo in più per andare avanti e fare sempre meglio anche siamo già al top, in fatto di qualità».

L’olio Jumpadu prende il nome dal territorio in cui si trova l’uliveto del suo produttore. «Jumpadu (significa letteralmente guadato, poiché la località è ubicata al di là del fiume Cedrino rispetto al paese) – spiega Giuseppe Puligheddu –. Fa parte dei territori che in passato appartennero ai Gesuiti. Il nostro uliveto composto da olivi innestati su olivastri plurisecolari, è sito in un luogo ben ventilato e ben esposto alla luce; condizioni che salvaguardano le piante dalla presenza della mosca olearia e da altre malattie che si formano con l’umidità e l’aria ferma. Il logo simbolo dell’azienda è, non a caso, una farfalla stilizzata – conclude l’imprenditore olianese – , emblema di un ecosistema sano e pulito, tutelato dall’agricoltura biologica che la felice posizione naturale dell’uliveto consente di praticare».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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