La Nuova Sardegna

Nuoro

Bosa Marina insabbiata lavori per liberare la rada

di Alessandro Farina
Bosa Marina insabbiata lavori per liberare la rada

Comune costretto a intervenire a più riprese nella diga di sottoflutto Progetto finanziato dalla Regione con 100mila euro per un cantiere ex novo

23 maggio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





BOSA. Il muraglione Caduti di Cefalonia, che mette in collegamento la terraferma con l’Isola Rossa a ridosso della spiaggia di Bosa Marina, è nuovamente ostaggio della sabbia. Il problema potrebbe essere arginato grazie ad un progetto, redatto e consegnato da un professionista locale a fine 2018, che prevede anche la soluzione di un’altra annosa vicenda: la realizzazione ex novo, dopo il cedimento definitivo nel 2016, della scalinata sul lato sud della spiaggia di Turas. Il tutto finanziato da fondi della Regione già presenti nelle casse dell’ente locale, oltre 100mila euro l’ammontare, il costo per la realizzazione dei due interventi ancora però da realizzare. L’insabbiamento della rada di Bosa Marina, compreso lo spostamento periodico di tonnellate di sabbia nella parte sud del muraglione Caduti di Cefalonia, è un problema di vecchia data. La scalinata di Turas invece subì danni nella mareggiata della notte fra il 31 dicembre ed il primo gennaio 2010, con colpo di grazia inferto tra il 2016 ed il 2017 da altre imponenti tempeste, che fecero crollare quanto rimasto della struttura, già pericolante e off limits per residenti e turisti. In quegli anni il Comune di Bosa ottenne un finanziamento di circa 100mila euro, per intervenire nella ricostruzione della scalinata e per opere di mitigazione da insabbiamento del muraglione rivestito in trachite, a Bosa Marina. Il progetto, redatto dall’ingegnere Maurilio Galia, venne consegnato nel dicembre 2018 all’amministrazione civica. Negli ultimi dieci anni il Comune, intanto, è dovuto intervenire più volte per rimuovere la rena dalla diga di sottoflutto. Prima della costruzione della diga alla foce del Temo, infatti, le onde che superavano la struttura “ripulivano” anche la sede stradale del muraglione Caduti di Cefalonia. Ora che non scavalcano più questa opera ogni inverno la sabbia invade la carreggiata, con la necessità di una costosa rimozione a suon di decine di migliaia di euro. Senza contare che al molo commerciale è attraccato il natante Sai della guardia costiera e vicino si trovano i locali del personale delle capitanerie, per cui l’accesso all’Isola Rossa deve comunque essere sempre garantito. Non resta quindi che attendere l’eventuale approvazione del progetto definitivo-esecutivo in giunta e l’iter dell’appalto per vedere operativi i due cantieri e risolti questi problemi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative