La Nuova Sardegna

Nuoro

Orotelli, via ai lavori per il rischio frane

di Federico Sedda
Orotelli, via ai lavori per il rischio frane

Parte il progetto da 600mila euro per mettere in sicurezza le zone instabili 

30 maggio 2020
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OROTELLI. Con l’affidamento dei lavori all’impresa appaltatrice e la costituzione del gruppo tecnico che si occuperà della sicurezza del cantiere ha preso corpo a Orotelli il progetto per il completare le opere di consolidamento delle zone instabili all’interno del centro abitato ed eliminare il rischio frane: un intervento del costo complessivo di 600mila euro finanziato dalla Regione nell’ambito del piano regionale delle infrastrutture approvato con una legge del 2015 e dotato complessivamente di risorse finanziarie per un totale di 417milioni di euro. Il Comune di Orotelli aveva partecipato al bando con un progetto di fattibilità economica che è stato interamente finanziato. L’intervento di consolidamento statico rientra nell’ambito del piano più generale, messo in atto da diversi anni dall’amministrazione comunale presieduta dal sindaco, Nannino Marteddu, per la messa in sicurezza dei costoni rocciosi che sovrastano il centro storico del paese e per l’esecuzione di interventi di sistemazione idrogeologica delle strade interne dell’abitato. Il progetto predisposto dal Comune si avvia ora verso la fase di realizzazione completa. Tutti i passaggi tecnici e burocratici relativi, in particolare, ai contenuti dello studio di compatibilità geologica e geotecnica dello stesso progetto sono stati completati. Per regolare le modalità di attuazione dell’intervento è stata stipulata anche una convenzione tra il Comune di Orotelli e la Regione in qualità di ente finanziatore. Il finanziamento regionale di 600mila euro dovrebbe ora consentire di risolvere i problemi statici e di assetto idrogeologico provocati non solo dalla posizione orografica del paese, ma anche dalla debolezza del sistema di salvaguardia ambientale. Tra i vincoli posti dalla Regione per l’utilizzo del finanziamento figura l’obbligo di collaudare l’opera e renderla funzionale entro otto anni dalla concessione dei fondi. Si prevede che il cantiere diventi operativo entro l’estate prossima.

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