La Nuova Sardegna

Nuoro

Le palestre si rifanno i muscoli

di Alessandro Mele
Le palestre si rifanno i muscoli

Rudy Agus: «Cura del corpo e attività sportiva, cambia tutto dall’inizio alla fine dell’allenamento»

31 maggio 2020
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NUORO. Prendersi cura del proprio corpo rispettando il distanziamento sociale. È questo il nuovo modo di fare palestra anche in città dopo che il coronavirus ha completamente modificato le abitudini anche in questo settore, dove sono aboliti esercizi in compagnia e ingressi liberi in sala pesi. A raccontare le nuove frontiere dell’allenamento è Rudy Agus, titolare e istruttore della Power Gym di via Lazio, vera e propria scuola di campioni. Rudy Agus nel powerlifting è un maestro: atleta agonista della nazionale italiana, sono centinaia i record e i trofei portati a Nuoro grazie a un palmares ricco di titoli nazionali, continentali e mondiali. «La vita in palestra è totalmente cambiata – spiega il titolare della Power Gym – a partire dall’ingresso adesso unico per non interferire con le altre attività sportive che si svolgono all’interno della palestra Coni. Da quando abbiamo potuto riaprire, prima di accedere alla sala pesi, bisogna sostare qualche minuto all’entrata dove ho sistemato delle panche sulle quali l’atleta può mettersi in sicurezza prima di cominciare ad allenarsi. Come? Intanto è obbligatorio – prosegue Rudy – il cambio delle scarpe così come indossare i guanti monouso e la mascherina, oltre a dover igienizzare le mani prima di toccare qualsiasi attrezzo o macchinario. Molto importante, il fatto che nessuno, d’ora in avanti, potrà dimenticarsi di portare l’asciugamano».

La Power Gym ha dovuto cambiare aspetto per poter consentire a tutti di migliorarsi fisicamente ma in sicurezza. «Ne ho approfittato per dare una rinnovata al locale, prima di procedere alla sanificazione, con tanto di certificazione a norma di legge – racconta il più volte campione del mondo di powerlifting –. Per quanto riguarda le macchine invece, ho creato stazioni di lavoro distanti due metri l’una dall’altra. C’è da dire, inoltre, che mentre ci si allena bisogna mantenere la distanza di sicurezza anche dall’istruttore, perciò diventa molto importante recepire subito le indicazioni per evitare di farsi male».

Capitolo flussi di persone: «Qui c’è una novità assoluta – spiega ancora Rudy Agus – ho l’obbligo di segnare su un taccuino e per 15 giorni gli ingressi di ogni atleta, per meglio prevenire l’eventuale creazione di un focolaio di contagi. Per evitare gli assembramenti ho organizzato turni di allenamento da 10 persone della durata di un’ora e mezza e tutto ciò deve essere programmato prima con una scaletta giornaliera. Inoltre, non ho applicato aumenti sulle iscrizione e chi avesse pagato prima del lockdown potrà recuperare ora senza problemi. Alla riapertura – conclude Agus – ho potuto contare circa 50 iscritti tra i più innamorati dell’allenamento e dello stare bene. Ovviamente hanno ripreso anche i circa 15 atleti agonisti che seguo anche se tutti i campionati sono bloccati sia a livello regionale che nazionale ed internazionale. Attendiamo direttive».

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