La Nuova Sardegna

Nuoro

Pressing sulla Regione per i trapiantati di fegato

di Francesco Pirisi
Pressing sulla Regione per i trapiantati di fegato

Interrogazione bipartisan per sostenere le richieste dei 140 pazienti e dell’Aitf «Indispensabile destinare le risorse necessarie per aprire l’ambulatorio in città»

05 giugno 2020
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NUORO. I trapiantati di fegato della provincia non si arrendono nella vertenza per ottenere l’apertura all’ospedale San Francesco dell’ambulatorio per le visite di controllo. Dopo le rassicurazioni arrivate del governatore Solinas in persona, che ha annunciato il potenziamento del servizio trapianti con l’assunzione di nuovi medici e infermieri, riparte l’avanzata nei confronti dell’assessorato regionale della Sanità e dell’Ats, ancora fermi nelle decisioni, affinché Nuoro rientri prima possibile tra le opportunità dei prossimi interventi finanziari. La nuova iniziativa politica è affidata all’interrogazione di cinque consiglieri regionali, prima firmataria Elena Fancello, del gruppo Misto, insieme a Valerio De Giorgi (Misto), Carla Cuccu (Cinque Stelle), Pier Luigi Saiu (Lega) e Giuseppe Talanas (Forza Italia). Gli interroganti domandano al presidente della giunta, Christian Solinas, e all’assessore Mario Nieddu, «quali iniziative intendono prendere affinché il progetto, presentato dall’associazione dei trapiantati Aitf Nuoro-Ogliastra, possa concludere il proprio iter amministrativo, consentendo così l’apertura a Nuoro di un ambulatorio per i pazienti del centro e nord Sardegna».

I trapiantati interessati alla problematica sono circa 140, del Nuorese ma anche della Gallura. Tutti sottoposti a intervento per la rigenerazione del fegato, effettuato per lo più presso il Brotzu di Cagliari. Centro trapianti al quale continuano a fare capo per i controlli di routine, fondamentali prima di tutto per dosare i farmaci antirigetto. Le trasferte nel capoluogo regionale, però, si sono fatte pesanti, sia per la fatica fisica, sia per il costo economico. Tanto che l’associazione Aitf, che li riunisce tutti, ha chiesto di avvicinare il servizio di assistenza a Nuoro.

Domanda che gli interroganti fanno propria e indicano a governatore e assessore anche un percorso tecnico e finanziario: «In una nota del gennaio scorso – dicono in sintesi i cinque consiglieri – il presidente Solinas comunicava dello stanziamento per potenziare il servizio dei trapianti e scongiurare il ripetersi dei disagi. Riteniamo corretto e indispensabile destinare parte delle risorse già impegnate per un miglior grado di assistenza post-trapianto». Se il canale finanziario è quello della giunta, la struttura operativa potrebbe essere quella delineata dall’associazione provinciale Aitf, presieduta da Luigi Bellu. Presentato nel 2017, il progetto però non è mai arrivato in porto. Nonostante abbia attraversato una parte della vita della giunta di centrosinistra, passando sulla scrivania dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, del direttore generale, Fulvio Moirano, sino agli uffici dell’ex Asl di Nuoro, dove riposa placidamente. Ora lo rispolverano i cinque consiglieri nell’interrogazione a Solinas e Nieddu: «Tale progetto prevede la formazione, di personale sanitario già in servizio al San Francesco, presso il centro-trapianti dell’ospedale Brotzu. Questo elemento fa in modo – aggiungono i cinque interroganti – che si possa garantire la continuità al servizio di assistenza sanitaria post-trapianto in tempi brevi, senza attendere i concorsi per l’assunzione di nuovi operatori sanitari. Altra cosa: sarebbe essenzialmente a “costo zero”, in quanto sono utilizzabili sia la logistica, sia il personale già in forza al San Francesco».

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