La Nuova Sardegna

Nuoro

Due anestesisti in arrivo a Lanusei

di Giusy Ferreli
Due anestesisti in arrivo a Lanusei

Trasferimento temporaneo dall’ospedale Brotzu al Nostra Signora della Mercede

13 giugno 2020
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LANUSEI. Manca solo l’ufficialità ma il Brotzu è pronto a dare il tanto sospirato nulla osta al trasferimento temporaneo di due anestesisti nel reparto di dell’ospedale di Lanusei. Rassicurazioni in questo senso sono arrivate al sindaco di Lanusei e presidente della conferenza sociosanitaria territoriale, Davide Burchi, dai vertici dell’azienda ospedaliera cagliaritana. Ora tocca agli uffici mettere nero su bianco il passaggio che in Ogliastra tutti si aspettano. La buona notizia arriva alla fine di una settimana di altalenante attesa. «Ho avuto rassicurazioni dal commissario straordinario Paolo Cannas. Mi ha detto che ha dato mandato per sbloccare la situazione» ha detto il primo cittadino che in questi settimane di preoccupazione per le sorti del reparto ha cercato di correre ai ripari. L’arrivo, si spera a breve, dei due specialisti rappresenta una boccata d’ossigeno per il servizio che va avanti solo grazie all’impegno dei 9 specialisti , a fronte dei 14 previsti dalla pianta organica, molti dei quali non prendono un giorno di ferie da ottobre. L’impegno di Cannas segue le parole del commissario dell’Ats. Giorgio Steri, in visita al Nostra signora della Mercede, non più tardi di due settimane fa, aveva dichiarato di voler evitare la chiusura del reparto . Da allora l’iter burocratico ha fatto il suo corso. Una prima lettera è stata inviata dai vertici dell’Assl ogliastrina al commissario Steri dopo di ch una seconda missiva è stata inviata dall’Ats al Brotzu, il quale ha dato, seppure sinora solo informalmente, l’assenso. Per il presidio ogliastrino, tuttavia, le criticità non sono finite. Anzi, le problematiche dei servizi sanitari, ospedalieri e non, sono state amplificate dal periodo di lockdown e sono finite al centro di una dibattuta assemblea dei sindaci ogliastrini preoccupati per le ripercussioni che il blocco delle prestazione ha sortito sui pazienti. «Anche per questo motivo non possiamo accettare ceh il nostro ospedale non venga messo nelle condizioni di funzionare al meglio» è il commento di Burchi, per il quale è importante che si riprenda le visite specialistiche e gli esami dei malati. Tra i pazienti che maggiormente hanno bisogno di riprendere i controlli ci sono i malati oncologici e quelli cardiologici.

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