Prevosto, Manca e Pirisi pronti alla sfida pubblica
di Francesco Pirisi
Le primarie di coalizione si terranno all’Eurohotel la domenica 28 giugno Due giorni prima confronto in piazza sulle proposte per il futuro della città
17 giugno 2020
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NUORO. A cinque mesi dalla prima proposta del Pd, il comitato delle primarie ha confermato che domenica 28 giugno il centrosinistra sceglierà il proprio candidato a sindaco. Si vota all’Eurohotel, dalle 8,30 alle 22,30. Subito dopo lo spoglio delle schede. Potrà votare chi abbia compiuto 16 anni di età, sia iscritto nelle liste elettorali del comune di Nuoro o comunque residente in città. Non è richiesto alcun contributo economico, né la tessera di partito. I candidati si presenteranno ai cittadini nuoresi, con le loro proposte, durante un incontro previsto ai giardini di piazza Vittorio Emanuele il 26 giugno, alle 19. I nomi dei concorrenti: Carlo Prevosto, candidato del Pd; Francesco Manca, sostenuto dal gruppo Fare Comunità, pur se con tessera Dem; e Paolo Pirisi, che le primarie le affronta col simbolo di Nuoro Attiva.
I due sconfitti s’impegnano da ora a sostenere nelle comunali il vincitore e candidato a sindaco. La prima uscita unitaria ieri, in piazza Sebastiano Satta, presentati da Davide Montisci, esponente del Pd, presidente del comitato delle primarie. Correranno nella coalizione oggi costituita da Pd, Psi e dai due gruppi civici, Fare Comunità e Nuoro Attiva. Mentre, rispetto alla prima uscita di gennaio, non sono parte nello snodo politico il Centro Democratico dell’ex deputato Roberto Capelli; Italia Viva del senatore Giuseppe Luigi Cucca, e anche uno dei candidati alle primarie, Francesco Guccini, che a un certo punto si è presentato all’assemblea della coalizione e ha informato i presenti di non esser più in corsa per le primarie, né di voler continuare con i lavori della coalizione.
Proprio il presidente Montisci ha spiegato il contesto dell’appuntamento di giugno: «Si tratta della prima volta che a Nuoro una coalizione sceglie il candidato a sindaco con lo strumento delle primarie. Non si tratta solo dell’opportunità di scegliere colui che si vorrebbe candidato a guidare la coalizione alle comunali – ha aggiunto Montisci – ma è soprattutto l’occasione per aprire il dibattito sul futuro della città e del suo ruolo nell’ambito regionale». Da parte loro, ognuno dei tre candidati ha una ragione sua propria nella sfida. Manca (Fare Comunità): «Sin dalla prima ora ho sempre pensato alle primarie come al modo migliore di riunificare il centrosinistra». Pirisi (Nuoro Attiva): «Il metodo di scelta è quello più democratico». Non diverso il pensiero di Prevosto (Pd): «Se la politica è sinonimo di partecipazione, quale miglior strumento per rendere protagonisti i cittadini? L’alternativa – aggiunge – è che il candidato sindaco sia indicato in un confronto chiuso da i segretari dei partiti». Tra gli argomenti del primo incontro pre-primarie anche il controverso confronto con il sindaco Andrea Soddu, che a un certo punto la coalizione dava per acquisto al tavolo, per essere poi smentita dallo stesso sindaco, che ha fatto capire di voler percorrere ancora una volta una strada alternativa. Prevosto: «La porta l’ha chiusa Soddu. L’abbiamo sempre invitato. Anzi, rinnovo la proposta». «No comment», dice Pirisi. Manca: «Ha chiesto l’automatismo per la ricandidatura, senza considerare che non c’è stata una “prima volta” alle comunali con il Pd, ma piuttosto, nel 2015, una corsa da avversario». Il viaggio verso le primarie non è indenne da qualche sofferenza e preoccupazione. L’allontanamento di Centro Democratico e Italia Viva non è stato privo di disappunto. Il Pd avrebbe comandato e dettato le norme. In casa Dem, replica l’ex deputato Michele Piras: «Le primarie sono state accettate dall’assemblea della coalizione, che ha sottoscritto anche il regolamento».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I due sconfitti s’impegnano da ora a sostenere nelle comunali il vincitore e candidato a sindaco. La prima uscita unitaria ieri, in piazza Sebastiano Satta, presentati da Davide Montisci, esponente del Pd, presidente del comitato delle primarie. Correranno nella coalizione oggi costituita da Pd, Psi e dai due gruppi civici, Fare Comunità e Nuoro Attiva. Mentre, rispetto alla prima uscita di gennaio, non sono parte nello snodo politico il Centro Democratico dell’ex deputato Roberto Capelli; Italia Viva del senatore Giuseppe Luigi Cucca, e anche uno dei candidati alle primarie, Francesco Guccini, che a un certo punto si è presentato all’assemblea della coalizione e ha informato i presenti di non esser più in corsa per le primarie, né di voler continuare con i lavori della coalizione.
Proprio il presidente Montisci ha spiegato il contesto dell’appuntamento di giugno: «Si tratta della prima volta che a Nuoro una coalizione sceglie il candidato a sindaco con lo strumento delle primarie. Non si tratta solo dell’opportunità di scegliere colui che si vorrebbe candidato a guidare la coalizione alle comunali – ha aggiunto Montisci – ma è soprattutto l’occasione per aprire il dibattito sul futuro della città e del suo ruolo nell’ambito regionale». Da parte loro, ognuno dei tre candidati ha una ragione sua propria nella sfida. Manca (Fare Comunità): «Sin dalla prima ora ho sempre pensato alle primarie come al modo migliore di riunificare il centrosinistra». Pirisi (Nuoro Attiva): «Il metodo di scelta è quello più democratico». Non diverso il pensiero di Prevosto (Pd): «Se la politica è sinonimo di partecipazione, quale miglior strumento per rendere protagonisti i cittadini? L’alternativa – aggiunge – è che il candidato sindaco sia indicato in un confronto chiuso da i segretari dei partiti». Tra gli argomenti del primo incontro pre-primarie anche il controverso confronto con il sindaco Andrea Soddu, che a un certo punto la coalizione dava per acquisto al tavolo, per essere poi smentita dallo stesso sindaco, che ha fatto capire di voler percorrere ancora una volta una strada alternativa. Prevosto: «La porta l’ha chiusa Soddu. L’abbiamo sempre invitato. Anzi, rinnovo la proposta». «No comment», dice Pirisi. Manca: «Ha chiesto l’automatismo per la ricandidatura, senza considerare che non c’è stata una “prima volta” alle comunali con il Pd, ma piuttosto, nel 2015, una corsa da avversario». Il viaggio verso le primarie non è indenne da qualche sofferenza e preoccupazione. L’allontanamento di Centro Democratico e Italia Viva non è stato privo di disappunto. Il Pd avrebbe comandato e dettato le norme. In casa Dem, replica l’ex deputato Michele Piras: «Le primarie sono state accettate dall’assemblea della coalizione, che ha sottoscritto anche il regolamento».
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