La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuoro, una piazza per il maestro Mingioni

Nuoro, una piazza per il maestro Mingioni

La proposta di Radio Barbagia a quasi dieci anni dalla scomparsa dell’insegnante

23 giugno 2020
2 MINUTI DI LETTURA





NUORO. «Ci sembra doveroso che, a quasi dieci anni dalla sua scomparsa, la città possa dargli il giusto riconoscimento e per questo Radio Barbagia avanza la proposta di intitolazione a Ziu Paskale di un luogo (strada, slargo, piazza o scuola) se possibile nel quartiere di Santu Predu dove ha vissuto gran parte della sua vita e dove ha per tanti anni insegnato nelle scuole di via Malta». La proposta è appena arrivata sul tavolo del sindaco Andrea Soddu e su quello dell’assessore comunale della Cultura Sebastian Cocco. Una proposta per rendere il giusto omaggio a un uomo che è stato maestro elementare per 32 anni, scrittore, memoria dei personaggi storici di Nuoro, consigliere comunale per 18 anni («indipendente», come amava definirsi), giudice conciliatore, promotore di uno dei primi comitati di quartiere cittadini, collaboratore del settimanale diocesano L’Ortobene e dell’emittente Radio Barbagia, presidente dell’associazione Amici di Francesco Ciusa. Quella di ziu Diego Pasquale Mingioni (Nuoro 1919-Nuoro 2011) è stata una vita intensa e piena. Un’esistenza contrassegnata da un grande impegno in favore degli altri, come insegnante prima e nella vita pubblica, politica e sociale poi. Maestro Mingioni ha allevato generazioni di nuoresi ma non solo, visto che l’insegnamento iniziato nel 1944 lo ha portato in diversi paesi delle zone interne della Sardegna.

«Aveva una grande vivacità e curiosità intellettuali e ci trasmise la passione per la poesia e per la natura – scrisse sulle pagine della Nuova Sardegna il fotografo naturalista Renato Brotzu, che di mastru Mingioni fu alunno –. Non perdeva un’occasione, tra mostre ed esposizioni, per portarci a vedere raccolte di poesie, mostre d’arte o altri eventi culturali; un po’ come fanno oggi gli scolari che visitano sistematicamente le mostre del Man. Qualche anno fa – scriveva Brotzu nel 2011 – lo incontrai in biblioteca dove andava a leggere le riviste e gli chiesi cosa ne pensasse del modulo attuale, composto da diversi insegnanti e che aveva sostituito il maestro unico. Mi rispose deciso, infervorandosi, in sardo: “Rena’, custoso non han cumpresu nudda, sos pizzinnos non sunu vasos de prenare, sun vasos de irbodiare”. Secondo lui i bambini venivano stimolati troppo sul piano nozionistico invece di tirar fuori tutto ciò che c’era nella loro fantasia, nella loro creatività».

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative