La Nuova Sardegna

Nuoro

La Rianimazione riparte con cinque ventilatori

La Rianimazione riparte con cinque ventilatori

Lanusei, dopo l’arrivo di due specialisti il reparto può anche contare sulla nuova attrezzatura

03 luglio 2020
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LANUSEI. Per diverse settimane sull’orlo della chiusura, il reparto di Rianimazione e anestesia dell’ospedale di Lanusei può contare su due novità positive che fanno ben sperare per il futuro. Se mercoledì due specialisti del Brotzu hanno preso servizio in corsia, ieri, a stretto giro di posta, è arrivata attrezzatura all’avanguardia che consentirà un’assistenza migliore ai pazienti ogliastrini e non che fanno riferimento al presidio.

«Si tratta – sottolinea a questo riguardo Francesco Loddo, responsabile dell’unità operativa del Nostra Signora della Mercede – di cinque respiratori automatici da terapia intensiva di fascia altissima (top di gamma) che, assieme ai rinforzi in termini di personale appena arrivati dall’azienda ospedaliera cagliaritana, ci aiuteranno a fornire le migliori cure ai nostri pazienti critici». D’ora in avanti non ci sarà solo l’aspetto tecnologico a dare man forte agli undici anestesisti in forze al reparto ma anche quello psicologico.

«Disporre di dispositivi di tecnologia ultra-moderna – dice ancora il dottor Loddo – è stimolante per gli operatori e rassicurante per i pazienti». I respiratori automatici di ultima generazione dopo le operazioni di collaudo – operazioni avvenute ieri mattina e supervisionate dal direttore della Assl di Lanusei Andrea Marras e dal responsabile della direzione sanitaria del presidio ospedaliero Luigi Ferrai – hanno sostituito i vecchi macchinari. Riferimento No Covid per tutta l’emergenza sanitaria, l’unità operativa, potrà tornare a ritmi più tranquilli.

Tuttavia, a fronte della vicenda Rianimazione, temporaneamente risolta con l’arrivo del dottor Alessio Ficarella e Francesca Meloni, rimangono in piedi altre questioni insolute per la cronica carenza di specialisti.

In affanno ci sono i reparti di Ortopedia, che ormai si limita ad attività ambulatoriali, Pronto soccorso e Ostetricia. E non è detto che il “miracolo” accaduto nei giorni scorsi si ripeta. Su queste carenze e su quelle che riguardano i servizi territoriali si sono espressi in diverse occasioni i sindaci ogliastrini che, riuniti in assemblea, hanno chiesto il potenziamento della sanità pubblica in Ogliastra a Regione e Ats e l'indizione di nuovi concorsi per primari e specialisti.

Alla stessa maniera a pungolare i vertici politici e l’azienda unica in campo, quotidianamente, ci sono i due agguerriti comitati civici: “Giù le mani dall’Ogliastra” e “Tutti uniti per l’ospedale ogliastrino”. (g.f.)

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