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La Rianimazione riparte con cinque ventilatori

La Rianimazione riparte con cinque ventilatori

Lanusei, dopo l’arrivo di due specialisti il reparto può anche contare sulla nuova attrezzatura

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LANUSEI. Per diverse settimane sull’orlo della chiusura, il reparto di Rianimazione e anestesia dell’ospedale di Lanusei può contare su due novità positive che fanno ben sperare per il futuro. Se mercoledì due specialisti del Brotzu hanno preso servizio in corsia, ieri, a stretto giro di posta, è arrivata attrezzatura all’avanguardia che consentirà un’assistenza migliore ai pazienti ogliastrini e non che fanno riferimento al presidio.

«Si tratta – sottolinea a questo riguardo Francesco Loddo, responsabile dell’unità operativa del Nostra Signora della Mercede – di cinque respiratori automatici da terapia intensiva di fascia altissima (top di gamma) che, assieme ai rinforzi in termini di personale appena arrivati dall’azienda ospedaliera cagliaritana, ci aiuteranno a fornire le migliori cure ai nostri pazienti critici». D’ora in avanti non ci sarà solo l’aspetto tecnologico a dare man forte agli undici anestesisti in forze al reparto ma anche quello psicologico.

«Disporre di dispositivi di tecnologia ultra-moderna – dice ancora il dottor Loddo – è stimolante per gli operatori e rassicurante per i pazienti». I respiratori automatici di ultima generazione dopo le operazioni di collaudo – operazioni avvenute ieri mattina e supervisionate dal direttore della Assl di Lanusei Andrea Marras e dal responsabile della direzione sanitaria del presidio ospedaliero Luigi Ferrai – hanno sostituito i vecchi macchinari. Riferimento No Covid per tutta l’emergenza sanitaria, l’unità operativa, potrà tornare a ritmi più tranquilli.

Tuttavia, a fronte della vicenda Rianimazione, temporaneamente risolta con l’arrivo del dottor Alessio Ficarella e Francesca Meloni, rimangono in piedi altre questioni insolute per la cronica carenza di specialisti.

In affanno ci sono i reparti di Ortopedia, che ormai si limita ad attività ambulatoriali, Pronto soccorso e Ostetricia. E non è detto che il “miracolo” accaduto nei giorni scorsi si ripeta. Su queste carenze e su quelle che riguardano i servizi territoriali si sono espressi in diverse occasioni i sindaci ogliastrini che, riuniti in assemblea, hanno chiesto il potenziamento della sanità pubblica in Ogliastra a Regione e Ats e l'indizione di nuovi concorsi per primari e specialisti.

Alla stessa maniera a pungolare i vertici politici e l’azienda unica in campo, quotidianamente, ci sono i due agguerriti comitati civici: “Giù le mani dall’Ogliastra” e “Tutti uniti per l’ospedale ogliastrino”. (g.f.)

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