La Nuova Sardegna

Nuoro

Torpè, entro dicembre la diga sarà completata

di Sergio Secci
Torpè, entro dicembre la diga sarà completata

L’annuncio del Consorzio di bonifica a quasi vent’anni dall’avvio del progetto Il prossimo passo sarà la messa in sicurezza dell’argine sinistro del fiume Posada 

03 luglio 2020
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TORPÈ. Procedono alacremente le opere di completamento e messa in sicurezza della diga Maccheronis che sbarra il rio Posada in agro di Torpè, mentre sta per andare in appalto anche la messa in sicurezza e il rialzo dell’argine sinistro del fiume sino alla statale 125 orientale sarda. «In tanti erano convinti che la diga Maccheronis rimanesse la solita infrastruttura incompiuta – dice Lucio Carta, componente del consiglio di amministrazione del Consorzio di bonifica –. Era uno degli impegni più importanti da assolvere e portare a compimento nell’interesse dei cittadini ma soprattutto dei consorziati e del territorio». Il progetto originario, proposto e progettato dal consorzio nei primi anni 2000, era finalizzato ad aumentare la capienza dell’invaso che serve le campagne della costa orientale e i paesi fortemente abitati nei mesi estivi. L’intervento finalizzato con diversi decreti dall’assessorato regionale ai lavori pubblici per circa 20 milioni di euro era stato affidato per la costruzione all’impresa Maltauro nel 2005. I lavori, iniziati l’anno dopo, furono interrotti nel 2013 poco prima della disastrosa alluvione che provocò vittime e milioni di danni.

Il lungo e complesso contenzioso civile si è concluso solo nell’aprile 2018 quando l’attuale amministrazione consortile presieduta da Ambrogio Guiso ha accolto la proposta del Ctu nominato dal Tribunale di Nuoro con un accordo conciliativo che ha consentito di riprendere i lavori limitatamente a quelli necessari per rendere funzionale e collaudabile l’organo di scarico di superfice della diga.

Una scelta obbligata dopo la disastrosa alluvione che ha messo in evidenza l’impossibilità di seguire il progetto originario di ampliamento in quanto si sarebbe dovuta maggiorare la capacità degli scarichi e ridurre il maggior volume d’invaso. I lavori sono ripresi nel settembre 2018 e sono in fase di svolgimento con l’ultimazione prevista nel prossimo dicembre. «I lavori si dovrebbero concludere tra qualche mese – conclude Carta – mentre è importante sottolineare che per le opere per il completamento e rialzo dell’argine sinistro siamo in fase di definizione di gara per un importo complessivo di 12 milioni e mezzo di euro che consentiranno di far defluire a mare l’acqua della diga in sicurezza».

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