La Nuova Sardegna

MACOMER. Per il perito nominato dal giudice civile del tribunale di Nuoro, così come per il consulente della difesa, non ci sono stati dubbi: la vite che gli era stata sistemata nella schiena, dodici anni fa nel corso di un intervento chirurgico per un’ernia del disco, era stata posizionata in modo non corretto, e alla fine aveva intercettato una radice nervosa provocandogli dolori intensi non solo nel decorso post-operatorio ma anche per diverso tempo. E sulla base di quella perizia, e sulla percentuale di invalidità stabilita per la lesione alla radice nervosa, il giudice ha emesso in questi giorni la sentenza: ha condannato l’Assl di Nuoro a pagare un risarcimento di trentamila euro al pensionato di Macomer che era stato operato dodici anni fa.

«Ho da sempre massimo rispetto per tutto il personale medico e sanitario – spiega l’avvocato che ha seguito la causa sin dall’inizio, Danilo Vorticoso – ma ritengo che questa sia una sentenza corretta, fatta sulla base di una perizia e di quello che ha subìto il mio cliente». Il pensionato di Macomer, dopo l’operazione alla schiena all’ospedale San Francesco di Nuoro, era dovuto ricorrere a potenti antidolorifici per placare il dolore. Ma purtroppo la situazione non si era risolta neanche con il passare delle settimane, così, alla fine si era dovuto rivolgere a un altro ospedale, fuori dall’isola, per farsi operare di nuovo. E dopo qualche tempo, e aver solo in parte risolto i suoi problemi di salute, assistito dal suo legale, aveva fatto un primo tentativo di mediazione con l’Assl di Nuoro. Un tentativo non andato in porto perché l’Assl a suo tempo non si era presentata. Di qui l’avvio di una causa civile che si è conclusa solo in questi giorni con la condanna dell’azienda sanitaria. (v.g.)