Parco Tepilora, via alla pianificazione
di Sergio Secci
Presto al lavoro una squadra composta da ventun esperti delle università sarde
14 luglio 2020
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BITTI. Passo in avanti nell’organizzazione del Parco di Tepilora con l’istituzione dell’Ufficio di Piano, composto da professionalità interne al personale del Parco e da esperti delle Università di Cagliari e Sassari e Agenzia Forestas. Una squadra composta da 21 elementi che avrà il compito di costruire un piano operativo. Il nuovo team si è riunito nei giorni scorsi e avrà come responsabile scientifico Corrado Zoppi, professore ordinario del dipartimento di Ingegneria e architettura dell’Ateneo cagliaritano. All’ufficio di piano spetterà anche la predisposizione del programma di sviluppo economico e sociale e del Regolamento, avrà 30 mesi di tempo per completare il progetto di pianificazione che sarà poi sottoposto all’approvazione definitiva dell’Amministrazione regionale.
Obbligatorio per legge e definito come lo strumento di tutela dei valori naturali il progetto disciplinerà l’organizzazione generale del territorio, la sua articolazione in sub aree, con la definizione dei vincoli e degli usi consentiti, in virtù delle esigenze di tutela e conservazione delle risorse naturali e ambientali presenti, le destinazioni d’uso pubblico o privato e le norme applicative. Il regolamento interviene invece nel disciplinare l’esercizio delle attività consentite come la tipologia e modalità di costruzione di opere e manufatti; svolgimento delle attività artigianali, commerciali, di servizi e agro-pastorali ma dovrà comunque recepire le disposizioni specifiche previste nella legge istitutiva del Parco per quanto riguarda l’attività agricola, pesca, raccolta di specie vegetali, usi civici e i diritti reali delle collettività locali. «In collaborazione con gli Atenei sardi che ci hanno messo a disposizione i migliori esperti – spiega il presidente del Parco Roberto Tola – abbiamo costruito una squadra di altissimo livello cercando di valorizzare la componente economica dando un’impronta originale e innovativa alla costituzione del piano del Parco che sarà costruito con il coinvolgimento delle amministrazioni comunali, popolazioni e tutti i portatori di interesse».
Soddisfatto anche il direttore del parco Paolo Angelini. «In questi mesi abbiamo lavorato intensamente per avviare l’ufficio e dotarci del piano, strumento basilare per un efficace sviluppo e una migliore gestione del parco. È un obiettivo impegnativo e ambizioso se si pensa che buona parte dei parchi nazionali non lo hanno ancora messo in essere. Un ringraziamento particolare va al responsabile del procedimento amministrativo Marino Satta, che ha coordinato le attività per la nascita dell’ufficio di piano in collaborazione con Alessandro Pala».
Obbligatorio per legge e definito come lo strumento di tutela dei valori naturali il progetto disciplinerà l’organizzazione generale del territorio, la sua articolazione in sub aree, con la definizione dei vincoli e degli usi consentiti, in virtù delle esigenze di tutela e conservazione delle risorse naturali e ambientali presenti, le destinazioni d’uso pubblico o privato e le norme applicative. Il regolamento interviene invece nel disciplinare l’esercizio delle attività consentite come la tipologia e modalità di costruzione di opere e manufatti; svolgimento delle attività artigianali, commerciali, di servizi e agro-pastorali ma dovrà comunque recepire le disposizioni specifiche previste nella legge istitutiva del Parco per quanto riguarda l’attività agricola, pesca, raccolta di specie vegetali, usi civici e i diritti reali delle collettività locali. «In collaborazione con gli Atenei sardi che ci hanno messo a disposizione i migliori esperti – spiega il presidente del Parco Roberto Tola – abbiamo costruito una squadra di altissimo livello cercando di valorizzare la componente economica dando un’impronta originale e innovativa alla costituzione del piano del Parco che sarà costruito con il coinvolgimento delle amministrazioni comunali, popolazioni e tutti i portatori di interesse».
Soddisfatto anche il direttore del parco Paolo Angelini. «In questi mesi abbiamo lavorato intensamente per avviare l’ufficio e dotarci del piano, strumento basilare per un efficace sviluppo e una migliore gestione del parco. È un obiettivo impegnativo e ambizioso se si pensa che buona parte dei parchi nazionali non lo hanno ancora messo in essere. Un ringraziamento particolare va al responsabile del procedimento amministrativo Marino Satta, che ha coordinato le attività per la nascita dell’ufficio di piano in collaborazione con Alessandro Pala».