La Nuova Sardegna

Nuoro

File infinite alle Poste, parte la protesta

di Michela Columbu
File infinite alle Poste, parte la protesta

I cittadini con la sindaca Ester Satta a Olzai, disagi anche a Oniferi, Teti e Tiana

15 luglio 2020
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OLZAI. Se va bene, una sedia sotto un alberello la si trova per sedersi a fare la fila e attendere il proprio turno, diversamente l'attesa è in piedi, sotto il sole e potrebbe durare anche parecchio. A Olzai, Oniferi, Teti, Tiana, ma il discorso non cambia anche in altri piccoli centri del Nuorese, Poste Italiane non ha ancora ripristinato l'apertura quotidiana degli uffici, con la conseguenza che continuano a persistere i disagi creatisi durante il lockdown, quando gli orari erano stati ridotti e gli utenti erano costretti a lunghe file ovunque in provincia. Nel paese del Rio Bisine, l'attesa per entrare nell'ufficio postale, la si può fare al riparo, «abbiamo messo a disposizione un locale privato – ha spiegato la prima cittadina Ester Satta –, ovviamente rispettando le distanze di sicurezza, perchè effettivamente, visto che buona parte dell'utenza che si reca alle Poste ha un'età abbastanza alta, non è possibile attendere il proprio turno in piedi e sotto il sole».

Ed è proprio dall’esasperazione degli utenti che è partita l'idea del sit in molto partecipato, che si è tenuto venerdì scorso. Una protesta per chiedere di porre immediatamente fine a un servizio a metà, poiché se l'apertura è quotidiana, l'afflusso è sicuramente più diluito, e l'attesa si riduce. La decisione della protesta è nata in seguito a un'assemblea cittadina, durante la quale sono emerse tutte le difficoltà, in un paese che ha visto chiudere già anche i servizi bancari, con l'addio allo sportello del Banco di Sardegna e l'installazione di un bancomat. Poste Italiane, contattata dalla Nuova Sardegna fa sapere che «si sta procedendo a un ripristino degli orari in tutti i paesi della provincia, con le difficoltà che ci sono, l'impegno è massimo per garantire un graduale ritorno alla normalità. Intanto sono sempre disponibili tutti gli strumenti messi a disposizione con le app e i servizi online».

E in effetti il ritorno alla normalità per il paese di Olzai è stato annunciato nel mese di giugno per ben due volte sul sito internet dell'azienda, salvo poi rimandare a data da stabilirsi, con l'effetto di aver aumentato ancora di più il malumore. Anche a Oniferi, pochi chilometri in linea d'aria, le difficoltà sono le stesse: «La situazione è ormai insostenibile – spiega la prima cittadina Stefania Piras –, le persone attendono il proprio turno all'esterno, sotto il sole, lungo la strada statale 128 e in prossimità di una curva. Oltre al pericolo Covid c'è un elevato rischio per chi sosta fuori. È necessario che le poste ripristino il normale orario e che lo facciano con celerità».

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