Inquinamento, piano del Comune per la bonifica
di Federico Sedda
Un’impresa specializzata dovrà verificare i valori delle falde acquifere nell’ex area industriale
30 luglio 2020
2 MINUTI DI LETTURA
OTTANA. Il Comune di Ottana incaricherà un’impresa specializzata per verificare i valori di fondo delle acque sotterranee dell’area industriale del sito ex Enichem. Per dare corso al progetto, finanziato con 40mila euro ottenuti metà dalla Regione e metà dalla Provincia di Nuoro, ha bandito una gara d’appalto attraverso la piattaforma informatica SardegnaCat. Le imprese interessate dovranno presentare la domanda di partecipazione entro il 9 agosto 2020. L’obiettivo del progetto, che vede in campo il Comune con una iniziativa propria nel settore delle bonifiche dell’area chimica, riguarda lo studio della situazione delle falde acquifere sotterranee al fine di verificare i valori di fondo naturale e l’eventuale superamento della soglia di contaminazione rispetto a sostanze quali arsenico, piombo, solfati, alluminio, ferro, manganese, nichel, antimonio, selenio, mercurio e nitriti. Tutte sostanze che la presenza dell’industria potrebbe avere immesso nelle acque sotterranee contaminando il terreno e superando la cosiddetta concentrazione della soglia di contaminazione (Csc). Per accertarlo l’amministrazione comunale guidata dal sindaco, Franco Saba, visti anche i ritardi dello Stato e delle aziende che operavano nell’area industriale ad avviare concretamente la fase delle bonifiche, ha deciso di agire in proprio incaricando un’azienda specializzata nel settore. Il progetto prevede la realizzazione di 18 sondaggi, da attrezzare a piezometro, per una profondità massima di 10 metri dal piano di campagna. «Tutte le fasi di perforazione, alesaggio e allestimento a piezometro – si legge nella lettera di invito alle imprese – dovranno essere eseguite da personale specializzato dotato di strumentazione adeguata, verificando la funzionalità e la pulizia di tutta l’apparecchiatura utilizzata. Gli strumenti e le attrezzature impiegati nelle diverse operazioni dovranno essere costruiti con materiali e modalità tali che il loro impiego non modifichi le caratteristiche fisico-chimiche delle matrici ambientali e la concentrazione delle eventuali sostanze potenzialmente contaminanti. Si dovrà, inoltre, evitare la diffusione della contaminazione nell’ambiente circostante e nella matrice ambientale campionata». Disposizioni rigide che servono non solo per garantire la massima sicurezza, ma anche per dare all’indagine sui valori delle acque sotterranee il massimo della attendibilità.