La Nuova Sardegna

Nuoro

Usi civici, guerra aperta tra Comune e Argea

di Federico Sedda
Usi civici, guerra aperta tra Comune e Argea

Orotelli, la giunta Marteddu pronta a fare causa per tutelare i residenti L’obiettivo è ottenere la modifica di un provvedimento messo in atto dall’agenzia

03 settembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





OROTELLI. Un’azione legale per tutelare gli interessi dei cittadini di Orotelli nel provvedimento di accertamento delle terre gravate da uso civico trasmesso al Comune da Argea Sardegna, l’agenzia della Regione sarda competente in materia di usi civici e di tenuta del relativo inventario: questa la decisione della giunta comunale del paese barbaricino, guidata dal sindaco Nannino Marteddu, per ottenere la modifica del provvedimento messo in atto dall’agenzia che contiene l’elenco delle terre del Comune di Orotelli che risultano gravate da diritti di uso civico. La decisione dell’amministrazione comunale, messa nero su bianco con una delibera della giunta, ha radici nel giugno del 2018 quando l’Argea notificò al Comune barbaricino la relazione tecnica, propedeutica all’adozione del decreto definitivo, contenente l’elenco delle terre gravate da uso civico. Nella stessa nota l’Agenzia regionale chiedeva al Comune di indicare la situazione aggiornata dei terreni individuati come gravati da uso civico e, in particolare, sulle variazioni catastali intervenute negli anni, sullo stato d’uso dei terreni e sulle eventuali occupazioni. Cosa che il Comune, avvalendosi di uno studio meticoloso della struttura comunale, ha regolarmente fatto trasmettendo all’Argea le relative controdeduzioni. Il tutto facendo riferimento alla legge sugli usi civici che esclude dal provvedimento definitivo di accertamento i terreni che siano stati utilizzati prima del 5 luglio 2006 per la realizzazione di opere pubbliche e di piani produttivi e artigianali.

Il Comune di Orotelli, insomma, come si legge nella delibera della giunta, chiedeva «di escludere dall’accertamento tutte le aree utilizzate prima della data suddetta per la realizzazione di opere pubbliche, Pip o Peep, incluse tutte le lottizzazioni intese come opere pubbliche in quanto opere a carattere permanente realizzate o acquisite con fondi pubblici e finalizzate ad un uso della collettività che ne trae o ne ha tratto beneficio». Nell’accertamento definito, trasmesso al Comune il 21 luglio 2020, Argea non avrebbe, però, tenuto in alcun conto le controdeduzioni dell’amministrazione comunale. Così il Comune è passato al contrattacco.

«Se venisse accertato l’uso civico cosi come indicato nell’atto di accertamento e cioè su tutto il territorio comunale – si sottolinea nella delibera - creerebbe un danno ingente a tutta la comunità, verrebbero interrotti di fatto tutti comparti produttivi del territorio comunale, non verrebbero più rilasciate nuove concessioni edilizie o in variante, non verrebbero più effettuate compravendite di beni immobili e richieste di finanziamenti presso istituti di credito. I titolari del diritto d'uso civico, cioè i residenti, non potrebbero neppure esercitare tale diritto in quanto il territorio su cui ricade l'uso civico risulta, in gran parte, non utilizzabile». Da qui la decisione del Comune di adire le vie legali.

©RIPRODUZIONE RISERVATA



In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative