La Nuova Sardegna

Nuoro

Oggi i funerali del 34enne morto sulla Bitti-Sologo

Oggi i funerali del 34enne morto sulla Bitti-Sologo

Lula, il sindaco Mario Calia ha indetto il lutto cittadino per la scomparsa di Raimondo Porcu

08 settembre 2020
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LULA. Si terranno questo pomeriggio i funerali di Raimondo Porcu, l’allevatore 34enne di Lula, morto domenica sera in un incidente sulla Bitti-Sologo, a pochi chilometri dal paese. Illeso, il figlioccio e omonimo di 25 anni che viaggiava a fianco. Le celebrazioni, intorno alle 16 nella chiesa parrocchiale, avverranno nel rispetto delle norme anti Covid. La notizia della morte del giovane ha destato profonda commozione ai piedi del Montalbo. Il sindaco Mario Calia ha indetto per oggi il lutto cittadino. Ieri tutti i lulesi si sono stretti alla famiglia dell’allevatore, nel tentativo di portare conforto e alleviare, per un attimo, il peso del dolore. Tante le attestazioni di affetto nei confronti di Raimondo Porcu anche sulla sua pagina Facebook. Con poesie, foto e semplici frasi, lo hanno voluto salutare e ricordare quale amico gentile e premuroso. Vicinanza e commozione manifestate già nel tardo pomeriggio di domenica, sulla strada provinciale 73.

In tanti, in una sorta di veglia funebre, hanno voluto assistere alla rimozione del corpo senza vita del giovane rimasto incastrato all’interno dell’abitacolo della sua Fiat Panda.

In tanti hanno voluto attendere la fine dei rilievi da parte dei carabinieri della stazione di Lula e dei colleghi della compagnia di Bitti che dovranno ricostruire la dinamica dell’incidente.

Chiara da subito. Tant’è che il pm di turno, Andrea Ghironi, ha autorizzato la restituzione della salma alla famiglia, senza chiedere ulteriore accertamenti. Ora, che la Sp 73 sia una strada pericolosissima non è certo una novità. Che la si percorra a velocità sostenuta, neppure. Resta il fatto che la Bitti-Sologo negli anni è stata ribattezzata “la strada della morte”, proprio per via di quella lunga scia di croci che, come un bollettino di guerra, tiene il conto di tante vite spezzate. Una strada in attesa di lavori di messa in sicurezza che neppure l’ultima alluvione è riuscita a far compiere. Una strada che si preferisce coprire e camuffare con lingue di catrame e che, invece meriterebbe ben altra manutenzione. E intanto su quei rettilinei che si alternano a curve chiuse e insidiose, si continua a morire. (k.s.)

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