La Nuova Sardegna

Nuoro

Diga di Monte Crispu, verso il collaudo

di Alessandro Farina
Diga di Monte Crispu, verso il collaudo

Bosa, è stato avviato anche il percorso per la messa in sicurezza dell’opera

10 settembre 2020
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BOSA. Avvio dell’iter per il collaudo della diga di Monte Crispu, opere di difesa idraulica sulle due sponde del Temo per garantire la sicurezza dei cittadini e rilanciare l’economia, sistemazione del tratto della Statale 129 bis all’ingresso dell’abitato e fino a Bosa Marina. Il consigliere regionale, e componente della maggioranza consiliare, Alfonso Marras punta ancora una volta al "bersaglio grosso" in tema di lavori pubblici. Annunciando che nei giorni scorsi si sono tenuti due incontri, richiesti in tandem con l’amministrazione guidata dal sindaco Piero Franco Casula, dove si è discusso di diverse soluzioni legate alla funzionalità quando non alla costruzione di opere che l’esponente dei Riformatori ritiene “strategiche” per l’intero territorio. Con i funzionari dell’assessorato regionale ai lavori pubblici argomento clou quello delle arginature sul Temo, del progetto di circonvallazione viaria della città e della riqualificazione di Lungotemo e Centro Storico, riferisce Alfonso Marras. I tecnici hanno infine illustrato lo stato degli interventi finanziati per la mitigazione del rischio idrogeologico, con l’arginatura sulla sponda destra che tocca la fase della progettazione definitiva mentre c’è ancora da lavorare per altre opere. Regione e Comune inoltre stanno valutando un progetto, che prevede «La realizzazione in ambito extraurbano di opere che dovranno consentire una riduzione dell’apporto idrico che grava ancora oggi sull’abitato». «Per quanto riguarda la diga di Monte Crispu, progettata alla fine degli anni ‘50 con lavori conclusi nei primi anni ‘70 e mai entrata in funzione, l’argomento discusso con i vertici di Enas durante il sopralluogo effettuato verteva invece sulla «Necessità di procedere ad collaudo graduale del manufatto, e di realizzare le opere, oggi in fase di progettazione, che consentano la messa in sicurezza della diga». Senza contare che lo sbarramento va adeguato alle nuove portate rilevate sul bacino imbrifero del Temo. Altra questione aperta, questa volta discussa con i funzionari Anas, è la viabilità. «I lavori segnalati come necessari dall’amministrazione comunale vertono in particolare sulle condizioni delle vie Roma e Nazionale, dove sarà sistemato il piano viabile e rifatto il manto stradale. Verrà inoltre autorizzata l’installazione di un sistema di dossi. L’Anas inoltre intende ripristinare i tratti mancanti di guardrail nel tratto che precede l’ingresso della statale nel centro abitato.

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