Cantieri comunali per 37 operai
di Federico Sedda
Bolotana, entro la fine del mese di ottobre il Comune farà le assunzioni del progetto Lavoras
06 ottobre 2020
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BOLOTANA. Buone notizie per i disoccupati di Bolotana o, almeno, per quelli inseriti nei primi posti della graduatoria predisposta dall’Aspal (Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro) dell’ufficio del Lavoro di Macomer: entri il mese di ottobre il Comune assumerà a tempo determinato 37 lavoratori che saranno occupati in due diversi cantieri comunali.
Si tratta dei cosiddetti cantieri Lavoras, il progetto per l’occupazione finanziato dalla Regione nel 2018 e giunto alla seconda annualità, e dei cantieri verdi previsti dal piano di forestazione e di ripristino ambientale delle aree degradate giunto quest’anno alla nona annualità.
Nel primo cantiere, per il quale è già stata predisposta la graduatoria definitiva, verranno occupati 24 operai comuni con la qualifica di bracciante agricolo e tre muratori. In tutto verranno assunti 27 lavoratori che lavoreranno, in tre turnazioni di nove unità a turno, con un contratto di 51 giorni e un orario di lavoro di venticinque ore settimanali.
Gli operai saranno impiegati nella sistemazione della ex caserma dei carabinieri di Bardosu, che sarà data in concessione al corpo di vigilanza ambientale e alla protezione civile, e nel parco dell’ex cimitero di via Satta che sarà sistemato e messo in sicurezza. Nel cantiere verde dello stesso progetto Lavoras, invece, verranno assunti 10 lavoratori: si tratta di sette braccianti agricoli e di tre muratori.
La graduatoria degli aventi diritto all’assunzione è ancora nella fase provvisoria. La procedura sarà, comunque, ultimata nel giro di una decina di giorni, e dunque entro ottobre. Il cantiere sarà attivato nel parco comunale di Cumbentu dove si trova anche la chiesetta e il chiostro di san Francesco e i ruderi del vecchio convento dei cappuccini. Un compendio che l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Annalisa Motzo intende valorizzare.
I lavori, per i quali sono disponibili novantamila euro, riguarderanno la manutenzione e la pulizia delle aree, la messa a dimora di piantine, la manutenzione dei sentieri interni e il ripristino di muretti a secco e delle recinzioni.
Dalle assunzioni sono stati esclusi i destinatari di qualsiasi forma di sostegno al reddito o di altra forma di sovvenzione, quali indennità di disoccupazione o mobilità. L’avvio dei due nuovi cantieri di lavoro, oltre a rappresentare un segnale decisamente positivo della ripresa post quarantena, consentiranno di rispondere alla pressante richiesta di occupazione, sia pure a termine, andando così a tamponare, almeno in parte, una situazione occupazionale che resta comunque molto critica anche sul territorio. I cantieri verdi, proposti e finanziati dalla Regione Sardegna dal 2011, sono ormai diventati l’unica via di uscita alla disoccupazione che è sempre più dilagante.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Si tratta dei cosiddetti cantieri Lavoras, il progetto per l’occupazione finanziato dalla Regione nel 2018 e giunto alla seconda annualità, e dei cantieri verdi previsti dal piano di forestazione e di ripristino ambientale delle aree degradate giunto quest’anno alla nona annualità.
Nel primo cantiere, per il quale è già stata predisposta la graduatoria definitiva, verranno occupati 24 operai comuni con la qualifica di bracciante agricolo e tre muratori. In tutto verranno assunti 27 lavoratori che lavoreranno, in tre turnazioni di nove unità a turno, con un contratto di 51 giorni e un orario di lavoro di venticinque ore settimanali.
Gli operai saranno impiegati nella sistemazione della ex caserma dei carabinieri di Bardosu, che sarà data in concessione al corpo di vigilanza ambientale e alla protezione civile, e nel parco dell’ex cimitero di via Satta che sarà sistemato e messo in sicurezza. Nel cantiere verde dello stesso progetto Lavoras, invece, verranno assunti 10 lavoratori: si tratta di sette braccianti agricoli e di tre muratori.
La graduatoria degli aventi diritto all’assunzione è ancora nella fase provvisoria. La procedura sarà, comunque, ultimata nel giro di una decina di giorni, e dunque entro ottobre. Il cantiere sarà attivato nel parco comunale di Cumbentu dove si trova anche la chiesetta e il chiostro di san Francesco e i ruderi del vecchio convento dei cappuccini. Un compendio che l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Annalisa Motzo intende valorizzare.
I lavori, per i quali sono disponibili novantamila euro, riguarderanno la manutenzione e la pulizia delle aree, la messa a dimora di piantine, la manutenzione dei sentieri interni e il ripristino di muretti a secco e delle recinzioni.
Dalle assunzioni sono stati esclusi i destinatari di qualsiasi forma di sostegno al reddito o di altra forma di sovvenzione, quali indennità di disoccupazione o mobilità. L’avvio dei due nuovi cantieri di lavoro, oltre a rappresentare un segnale decisamente positivo della ripresa post quarantena, consentiranno di rispondere alla pressante richiesta di occupazione, sia pure a termine, andando così a tamponare, almeno in parte, una situazione occupazionale che resta comunque molto critica anche sul territorio. I cantieri verdi, proposti e finanziati dalla Regione Sardegna dal 2011, sono ormai diventati l’unica via di uscita alla disoccupazione che è sempre più dilagante.
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