La Nuova Sardegna

Nuoro

Il saluto di Tola ai posadini dopo tre mandati da sindaco

Il saluto di Tola ai posadini dopo tre mandati da sindaco

POSADA. Dopo quindici anni Roberto Tola ripone nel cassetto la fascia tricolore e si congeda dalla vita politica di Posada. «Credo di essermi impegnato al massimo delle mie potenzialità, a discapito...

22 ottobre 2020
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POSADA. Dopo quindici anni Roberto Tola ripone nel cassetto la fascia tricolore e si congeda dalla vita politica di Posada. «Credo di essermi impegnato al massimo delle mie potenzialità, a discapito spesso degli affetti e della mia vita professionale», dice con emozione l’ormai ex primo cittadino che con una lettera aperta, ringrazia tutti i concittadini. Secondo Tola il momento più bello dei suoi tre mandati è stata la nascita del parco Tepilora mentre quello più brutto sicuramente l’alluvione che nel novembre 2013 devasto il territorio. «Questa esperienza mi ha dato tante soddisfazioni, ma anche delusioni. In questi 15 anni, credo di aver realizzato cose importanti per il mio paese, ma si può migliorare ancora. Vado via – prosegue – con la consapevolezza di avere fatto tutto il possibile per fare crescere la mia comunità rimanendo sempre a sua disposizione e cercando di spendermi al massimo delle capacità. Il mio ringraziamento va ai consiglieri e assessori che in questi anni mi hanno supportato, ma anche alla minoranza, le loro critiche sono state occasione di crescita e di miglioramento. Ringrazio anche la struttura comunale, segretaria, forze dell’ordine, i parroci che si sono succeduti, associazioni culturali e sportive e soprattutto la mia famiglia».

«In questi 15 anni – dice ancora – ho avuto modo di conoscere profondamente tutti, cercando di risolvere le problematiche anche se a volte per questioni normative o complicazioni amministrative, non vi ho potuto aiutare. In quei momenti mi sono ritrovato solo e impotente, incapace di risolvere problemi spesso apparentemente banali».

Tra i punti salienti del triplice mandato, il ritorno al patrimonio comunale di Orvile dello lo Stagno e della Peschiera, beni che tornano ad essere dei posadini. «In questi 15 anni – conclude –, abbiamo tracciato un solco profondo definendo lo sviluppo del nostro paese e sono convinto che il nuovo sindaco che mi succederà continuerà in questa direzione». ( s.s.)

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