Proposta una legge per il trenino verde
L’opposizione in consiglio regionale punta sulla linea turistica Arbatax-Gairo
22 ottobre 2020
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ARBATAX. Turismo: un progetto di legge per le ferrovie turistiche. E che riguarda direttamente anche il trenino verde, anche nell’unica tratta ogliastrina rimasta, ovvero quella che dal capolinea sul mare di Arbatax, giunge fino a Gairo Taquisara, nella vallata del Pardu. Il Partito democratico,, LeU, Progressisti e Movimento 5steIle, cioè tutto i gruppi di opposizione in consiglio regionale presentano una proposta di legge (primo firmatario il consigliere regionale ogliastrino del Pd, Salvatore Corrias)per la gestione e la valorizzazione delle ferrovie turistiche della Sardegna. L’istituzione delle ferrovie turistiche è stata già sancita con la Legge 128 che il parlamento ha approvato nel 2017.
« Ora – viene spiegato – si tratta di disciplinarne, anche in Sardegna, la sua applicazione, riconoscendo che le linee in disuso, quelle che attraversano zone di particolare pregio culturale e paesaggistico, sono un’importante risorsa per la crescita e lo sviluppo dei territori. L’utilizzo delle linee ferroviarie dismesse e delle macchine storiche, a cui andrebbero ad aggiungersi i ferrocicli, i veicoli a pedalata naturale o assistita in possesso di requisiti che ne garantiscono lo spostamento e l’utilizzo in sicurezza, potrebbe diventare una modalità alternativa di fruizione turistica del territorio, soprattutto delle zone interne ma non solo, considerato che le tratte individuate dalla legge nazionale sono la Arbatax-Mandas, la Isili-Sorgono, la Sassari-Palau Marina e la Macomer-Bosa». Viene sottolineato come proprio per questo tutti i gruppi che rappresentano l’opposizione in consiglio regionale convergono sulla proposta. «Compito della Regione – è rimarcato – non dovrà essere, dunque, esclusivamente assicurare il trasporto turistico e la manutenzione delle linee, ma definire in maniera partecipata e trasparente i criteri attuativi anche riguardo alla gestione delle connesse attività commerciali che, già, hanno mostrato interesse all’affidamento. Abbiamo numerosi esempi in Europa, di Paesi che hanno avviato progetti di valorizzazione in chiave turistica delle linee ferroviarie e i dati, soprattutto in termini occupazionali, sono molto incoraggianti».
Per i presentatari, questa proposta di legge rappresenta un tassello «nella costruzione di un modello di turismo integrato con i territori e con le loro vocazioni originarie e, perciò, più responsabile e sostenibile». Sono tante le attese degli operatori che hanno investito sperando in un utilizzo reale della rete ferroviaria da Arbatax a Seui. (l.cu.)
« Ora – viene spiegato – si tratta di disciplinarne, anche in Sardegna, la sua applicazione, riconoscendo che le linee in disuso, quelle che attraversano zone di particolare pregio culturale e paesaggistico, sono un’importante risorsa per la crescita e lo sviluppo dei territori. L’utilizzo delle linee ferroviarie dismesse e delle macchine storiche, a cui andrebbero ad aggiungersi i ferrocicli, i veicoli a pedalata naturale o assistita in possesso di requisiti che ne garantiscono lo spostamento e l’utilizzo in sicurezza, potrebbe diventare una modalità alternativa di fruizione turistica del territorio, soprattutto delle zone interne ma non solo, considerato che le tratte individuate dalla legge nazionale sono la Arbatax-Mandas, la Isili-Sorgono, la Sassari-Palau Marina e la Macomer-Bosa». Viene sottolineato come proprio per questo tutti i gruppi che rappresentano l’opposizione in consiglio regionale convergono sulla proposta. «Compito della Regione – è rimarcato – non dovrà essere, dunque, esclusivamente assicurare il trasporto turistico e la manutenzione delle linee, ma definire in maniera partecipata e trasparente i criteri attuativi anche riguardo alla gestione delle connesse attività commerciali che, già, hanno mostrato interesse all’affidamento. Abbiamo numerosi esempi in Europa, di Paesi che hanno avviato progetti di valorizzazione in chiave turistica delle linee ferroviarie e i dati, soprattutto in termini occupazionali, sono molto incoraggianti».
Per i presentatari, questa proposta di legge rappresenta un tassello «nella costruzione di un modello di turismo integrato con i territori e con le loro vocazioni originarie e, perciò, più responsabile e sostenibile». Sono tante le attese degli operatori che hanno investito sperando in un utilizzo reale della rete ferroviaria da Arbatax a Seui. (l.cu.)
