La Nuova Sardegna

Nuoro

«Area marina protetta: per noi solo limiti e danni»

di Nino Muggianu
«Area marina protetta: per noi solo limiti e danni»

Gli operatori turistici e marittimi di Cala Gonone bocciano la proposta «Farà aumentare le discriminazioni. Il Comune rifletta e rallenti il percorso»

14 novembre 2020
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DORGALI. «Partiamo da un porto scalcinato e insufficiente, in cui abbiamo pochi metri di banchina per imbarcare e sbarcare i nostri clienti, in cui la gran parte dei nostri mezzi non trova posto in porto e dove i nostri clienti che per la maggioranza vengono in visita giornaliera a Cala Gonone, non trovano parcheggio se non a svariati chilometri dal porto. Dobbiamo già lottare con tutte queste avversità per cui nessuna amministrazione ha mai fatto un reale piano di risanamento». Le lamentele sugli sviluppi per la costituzione dell’Area Marina Protetta del Golfo di Orosei, sono di tutti gli operatori marittimi di Dorgali: Rent a Boat di Satgia e C. Cielomar, Consorzio Noleggiatori, Azzurra s.a.s, Lampu s.a.s, Agostino Charter Srl, La Favorita Srl, Nuovo Consorzio Trasporti Marittimi, Palmasera Boat Rental, Dolmen snc, Sardinia Cruise & Charter snc, Daymar, Skipper srl, Skipper sas, Blue & Green Best, Prima Sardegna e la, ditta Antonio Fancello.

«Se ad esse andiamo a sommare anche un modello penalizzante, come quello proposto – scrivono – rischiamo di trovarci a soccombere. E non soccomberemo per salvaguardare il nostro territorio e la nostra costa, bensì perché non potremo più essere competitivi con gli operatori di altri porti operanti nel golfo e saremo sommersi di balzelli, autorizzazioni e burocrazie che gli altri che fanno lo stesso nostro lavoro, pur operando nei nostri stessi luoghi, non dovranno fare. Noi purtroppo ne saremo gravati per il solo motivo di partire dallo scalcinato, fatiscente e insufficiente porto di Cala Gonone. Per andare a vedere la stessa costa, ovvero quella compresa tra Cala Luna e Cala Goloritzè, dovremo quindi alzare i prezzi per giustificare le spese. A quel punto quanto ci metteranno i turisti a scegliere altri porti di partenza meno cari e più accoglienti? – si chiedono gli operatori – l’amministrazione di Baunei che detiene titolarità comunale sulla costa tra Cala Luna e Goloritzè in cui si svolge la quasi totalità del nostro lavoro, e che già si gioca molto spesso di noi mettendoci a dura prova inserendo di continuo nuovi balzelli, limiti e leggi che sembra applicare a sua totale discrezione, ha già mandato formale diffida all’istituzione di questa Amp, atto che può essere solo l’anticamera di un ulteriore peggioramento della convivenza nel golfo. Quello che di buono avrebbe potuto fare una Amp, ossia porre regole uguali per tutti in tutto il Golfo di Orosei, non sarà possibile se verrà realizzata così come l’avete presentata voi, anzi farà aumentare le discriminazioni e le imparzialità». «Anche la suddivisione interna stessa tra Dorgali e Orosei, secondo la quale l’intero territorio di Dorgali viene vincolato e assoggettato, mentre Orosei rende disponibile solo il 50 per cento del territorio comunale costiero, tutelando così la sua sovranità comunale e acquisendo di fatto un diritto pieno sull’intera costa di Dorgali, non pare equo a noi operatori, anche nelle vesti di cittadini. Invitiamo l’amministrazione – concludono i 17 operatori turistici – a riflettere, ad ascoltarci, a convocare dei tavoli ed una commissione ad hoc rallentando l’iter istitutivo di almeno dodici mesi rispetto a come scadenzato oggi, soprattutto perché alla luce delle disposizioni Covid non può garantire una adeguata condivisione ed un adeguato confronto».

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